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28 marzo 2006

Tutto è vanità

Ok, scindo questo post dal precedente...
A proposito di belle storie e di metafore, tempo fa scrissi un articolo su Maus di Art Spiegelman per una fanzine cagliaritana ("Clark's Bar") , in seguito riproposto on line su Glamazonia. L'ho scritto con molta passione, sulla scia dell'ennesima lettura di questo capolavoro. Con grande piacere (egocentrismo a gò-gò) vedo che il pezzo è citato spesso. Sui Classici del Fumetto di Repubblica, per esempio (Maus, a cura di Andrea Plazzi) e poi su internet, su siti italiani e persino stranieri (wow!). Eccone quattro:
- Voce "Maus" nell'Enciclopedia del Fumetto UBC
- Tebeosfera: Argentinas en Quadritos (sito argentino)
- Contando lo incontable. El Comic como Tercera Lectura (sito argentino)
- RAI Libro


© Maus - Art Spiegelman

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per i tuoi articoli, e visto che ci sono pure per il libro sul grande Toppi "Nero su bianco con eccezioni", davvero molto bello (avevo visto anche la mostra qui a Cagliari)...ciauz, Marco

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Grazie per i complimenti, Marco. Ricambio con i miei per la storia su "Scuola di Fumetto" :-)
Ciao!

Anonimo ha detto...

oh ego trip atturarì calmu

volevo invece sapere cosa pensi della decisione apparentemente poc co importante del divieto in cina di mandare in prime time cartoni starnieri( tg2 delle 20: 30 di ieri).Questa notizia mi ha colpito
perchè conferma a mio parere varie cose 1 il vero impero del male è la walt disney che fattura più della fiat( mi dirai non ci vuole molto) e condiziona i gusti e gli acquisti di generazioni di bambini in tutto il mondo
2 costringe i disegnatori e sceneggiatori cinesi ad inventare nuovi eroi, nuovi personaggi a creare propri miti che pensi?

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Banda beni, m'atturu calmu.
Mah... La Disney è un po' come Giano bifronte: da un lato promuove valori universali, a volte attraverso storie davvero molto belle; dall'altro è la prima a non rispettare quegli stessi valori. A proposito di Cina, da quelle parti le condizioni dei lavoratori dei concessionari del marchio Disney che producono, per esempio, i pupazzi in peluche del Re Leone & co. sono esemplari: gli operai non hanno nemmeno il diritto di licenziarsi (casomai avessero a risentirsi del fatto che non hanno il riposo settimanale, le ferie, tutele sindacali di qualsiasi genere, ecc., ecc.).
Sulla Cina e sui gusti culinari dei suoi abitanti stendiamo un velo pietoso: da quando ho scoperto che fanno bollire i bambini, ci sono rimasto malissimo. Vuoi mettere con l'arrosto?

Anonimo ha detto...

Grazie mille! :-)

Bruno Olivieri ha detto...

... Vuoi mettere? Noi europei saremmo più raffinati. Come tutti sanno, con il bollito ci va la maionese... è la morte sua!
:-))))