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31 luglio 2007

Memento autoincensare semper

Ehr... da tempo sognavo di poter dire anch'io 'sta roba qui: ecco a voi la prima (credo!) recensione francese su un lavoro al quale ho collaborato (oh, l'ho detto). E' tratta dal sito Auracan - Toute l'actualité BD sur le Net.

Toppi, une monographie (Mosquito)
Et une monographie de plus chez Mosquito, une ! Cette fois, le Grenoblois Michel Jans s’attaque à un grand méconnu pour lequel il travaille à « populariser » l’œuvre depuis de nombreuses années déjà : Sergio Toppi.

L’ouvrage est de la même facture que les précédentes monographies : ouvert, intelligent, brassant le parcours de l’auteur italien de la manière la plus large possible, depuis sa plus tendre enfance jusqu’à aujourd’hui, et en le replaçant dans le paysage local. Cet auteur, qui compte parmi les plus importants créateurs de BD, affiche une belle et longue carrière : ses premiers dessins ont été réalisés pour l’Enciclopedia dei ragazzi pour les éditions Mondadori en 1953 !

Comme toujours, de longs entretiens (menés par Michel Jans et Fabrizio Lo Bianco), déjà parus dans divers supports pour la plupart, des articles sur des points particuliers (comme cet excellent texte intitulé Le Travail sur le signe), une biographie très précise, le tout agrémenté de dessins, pour certains inédits jusqu’à présent, qui montrent la diversité et la richesse du trait de l’auteur italien.

Michel Nicolas

20 luglio 2007

In libreria!

Sei in trappola, Geronimo Stilton!
Autore: Oscar Tortuga
Soggetto: Francesco Artibani
Supervisione testi: Fabrizio Lo Bianco
Editore: Piemme
Collana: Gatti pirati
Pagine: 128
Prezzo: 13,50 euro

Gattardone III, imperatore dei Gatti Pirati, è come al solito a corto di soldi. Per fortuna suo cugino, Oscar Tortuga, scrittore e giornalista, ha trovato la mappa di un misterioso tesoro. In fretta e furia viene organizzata una spedizione per recuperarlo. Gattardone immagina il proprio ritorno a casa carico d'oro e di gloria! Ma qualcun altro è interessato a mettere le zampe sul tesoro: si tratta di Tersilla, la perfida figlia dell'imperatore, che ha bisogno di moltissimo oro per costruire il suo nuovo motoscafo e organizzare una gara ad alta velocità. Purtroppo questa gara metterà in gravissimo pericolo di estinzione le tartarughe che vivono sulla "spiaggia delle tartarughe". Per ostacolare i progetti malvagi di Tersilla, Bitter e Glitter, due giovani felini gemelli, ecologisti convinti, si intrufolano come clandestini nella spedizione. Mentre Gattardone si diverte a vedere le avventure di Geronimo Stilton in televisione, sognando già di mettere le zampe sul suo topo preferito, i gemelli organizzano un vero colpo di scena!
Età di lettura: da 7 anni.

18 luglio 2007

Mai più (ma proprio mai più) senza

Lo sapevo. Prima o poi qualcuno avrebbe intuito la genialità diabolica del Cristo Compagnone di Kevin Smith e ne avrebbe tirato fuori un'ideona per fare soldi. Perché, dico io, perché non ho una mentalità imprenditoriale? Sempre a dire "Ho un progetto per la Francia", "In Namibia mi invitano a tutte le convention", "Le Far Oer mi vogliono come centromediano metodista" e mai a pensare alle cose che ti potrebbero cambiare davvero la vita...

Da Repubblica.it:
Gesù diventa un giocattolo. Wal Mart, la più grande catena di negozi del mondo, metterà presto in vendita le "action figures" di Gesù Cristo e di altri personaggi biblici. "Vendiamo moltissime bibbie attraverso la nostra rete di store - spiegano alla Wal Mart - e pensiamo che questi acquirenti preferiscano vedere i loro figli giocare con un Gesù giocattolo piuttosto che con i supereroi". Le action figures sono prodotte dalla One2Believe, un'azienda specializzata in riproduzioni bibliche.

Per gli interessati, in catalogo ci sono anche Maria, Mosè, Noè, Davide e altri non meglio identificati individui in caftano e barba lunga.

08 luglio 2007

Quanno ce vo', ce vo'

Segnalo che sono in edicola Lys #5 e Angel's Friends #4, scritti rispettivamente da Giovanni di Gregorio e Bruno Enna. Vi invito ad acquistarli perché sono, in generale, due bei fumetti per ragazze/i e poi perché da questi due sceneggiatori c'è sempre da imparare (sì, sono anche miei amici ma non mi pagano per elogiarli. Purtroppo).
Si tratta di due serie alle quali collaboro e quindi non apparirò credibile se vi dico che sono davvero ben fatte. Però credetemi lo stesso.

E ora una piccola riflessione semiseria - anzi, seria va! - sul medium fumetto, autorialità e professionalità.
Chi parla di libertà creativa dovrebbe sempre ricordarsi che Picasso è arrivato al Cubismo dopo che a 12 anni aveva già fatto propri i linguaggi e le tecniche pittoriche realistiche. "Aveva già dato", dimostrando che un volto umano sapeva rappresentarlo secondo tutti i canoni della mimesi. Poteva permettersi di andare oltre e l'ha fatto, scompaginando ogni regola prospettica. Però l'ha fatto dopo.

Piccolo amarcord...
Quand'ero piccolo tutti mi scherzavano per le dimensioni del mio portafoglio.
Infatti mi toccava stare bene attento a quali fumetti comprare e così prendevo sempre "Il Giornalino" e "Topolino", tanto per non sbagliare. Poi, crescendo (io, non il portafoglio) ho cominciato a comprare "Corto Maltese" e "Comic Art", a recuperare i vecchi "Frigidaire", "Linus" e "Alter Alter" e mi sembrava di essere un figo pazzesco perché lì sì che si leggevano fumetti da grandi, fumetti d'autore (come se chi scrive e disegna sul Topo non fosse un autore).
Poi, usando quel po' del cervello lasciato a disposizione dalle tempeste ormonali, ho scoperto una cosa che mi ha sconvolto: alcuni dei miei autori preferiti delle riviste fighe erano gli stessi che avevo visto sulle pagine del "Giornalino" o persino di "Topolino". Ma come, non erano autori... di fumetto d'autore?
Se c'è una cosa che mi fa sorridere nelle dispute degli autoristi a favore del fumetto d'autore è che si dimenticano (o ignorano?) che i più grandi autori di fumetto nostrani sono partiti dal fumetto popolare, ne hanno sempre avuto rispetto e non lo hanno mai rinnegato.
Il giustamente osannato (da me, per primo) Sergio Toppi ha disegnato manciate di Calimero, Mago Zurlì, Grisù prima di arrivare a Sharaz-De. Chiaramente l'autorista questo non lo sa, o volutamente lo dimentica. Come dimentica che Dino Battaglia ha mangiato pane e Topo Gigio prima di arrivare a Totentanz. L'autorista ama e cita Pratt come fosse prezzemolo (bella questa... Prezzemolo!), ma dimentica sovente le sue produzioni pre-Corto Maltese. Ma forse Asso di Picche ai difensori dell'ortodossia autoriale provoca l'orticaria.
Quando si parla di produzioni seriali storcendo il naso e contrapponendole snobisticamente alle opere che nascono dall'urgenza creativa, forse sarebbe il caso di ricordarsi che senza il fumetto popolare, seriale, commerciale, il professionismo nei fumetti sarebbe una chimera.
Ma forse la cosa che urta di più gli autoristi è il professionismo.
O meglio ancora, la professionalità.

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Postilla.
Se ne parla anche qui:
- blog di Sergio Algozzino
- blog di Fabiano Ambu

06 luglio 2007

Caramella Sax

Il Paolone qualche giorno fa mi ha invitato a un concerto all'Idroscalo. Pensavo in estate vi suonassero solo le zanzare e invece ho scoperto che vi si è avventurato pure Ozzy Osbourne.

Il concerto era quello di Samuele Bersani, un cantautore che ascolto sempre con piacere e interesse, perché non lo trovo mai banale né nei testi, né negli arrangiamenti.
I suoi brani sono spesso cesellati anche dal sassofono... vabbè, nessuno è perfetto.
Quello che più mi ha colpito, aldilà della musica e dei testi, che comunque già conoscevo, è stata la sobrietà e l'essere antidivo in maniera schietta e sincera.
L'autoironia prima dell'ironia. Non è mica da tutti.

Foto di Monica Silva

02 luglio 2007

Ilmomentoècatartico

Il mio amico Giovannino Tinozza ogni tanto mi manda i suoi pensieri. Ricevo e divulgo (quasi) volentieri.

"425"
Che cosa sono
Questi ripensamenti
Se non desideri infantili
D’infantile trasgressione.
Che cos’è che mi fa soffrire
Che m’impedisce di nutrirmi
Che mi riduce a spettro di me stesso.
C’è un dolce siero
Infiltrato nel mio sangue
Che mi accompagna sul giaciglio
E che mi dà un buongiorno ipocrita.
Non mi lascia vivere,
Suadente com’è.