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19 aprile 2007

I 5 incipit più belli d'Europa

Questa catena mi piace più del solito perché dà un tono chic a tutto il blog. Bando alle ciance, non vorrei arrivare in ritardo all'appuntamento con la figuraccia incombente (grazie Tostoini, a buon ri-rendere). Tanto per mettere le mani avanti, io sono quello che viene statisticamente definito un "lettore debole", nel senso che leggo a letto e dopo 5 minuti mi addormento sovrastato dal peso del libro che mi cade aperto sulla faccia.
Comunque, ecco i 5 incipit della mia vita. Pronti? Via.

Eravamo in quattro - George, William Samuel Harris, io e Montmorency. Eravamo seduti nella mia stanza, fumando e parlando di come eravamo messi male - intendo messi male da un punto di vista medico, ovviamente. Ci sentivamo tutti giù di morale, e la cosa ci preoccupava molto. Harris disse che a volte veniva sopraffatto da attacchi di vertigine così forti da non sapere più cosa stava facendo; e allora George disse che anch'egli soffriva di attacchi di vertigine da non sapere più cosa stava facendo. Per quanto mi riguardava, era il mio fegato ad essere in disordine. L'avevo saputo leggendo le indicazioni di una confezione di pillole per il fegato, in cui erano descritti i diversi sintomi dai quali si può capire di avere il fegato in disordine. Io li avevo tutti.
Jerome Klapka Jerome
Tre uomini in barca (per non dir del cane)

Il primo libro letto per scelta e non per dovere. Era nella libreria di casa e mia madre mi disse che era divertente. A me, in effetti, fece ridere parecchio. Tanto che lo consigliai alla mia migliore amica, la quale ancora oggi si rabbuia quando glielo ricordo. Oh Carla, a me divertiva un sacco, va bene?! E poi mi immedesimavo molto in Montmorency (il cane).


La prima volta che ho visto Guido Laremi eravamo tutti e due così magri e perplessi, così provvisori nelle nostre vite, da stare a guardare come spettatori mentre quello che ci succedeva entrava a far parte del passato, schiacciato senza la minima prospettiva.
Andrea De Carlo
Due di due

Hai presente quei libri che associ a un periodo di passaggio della tua vita?
Ecco, è uno di quelli. I miei 23 anni. Oggi non mi entusiasma più di tanto, ma al tempo mi regalò un po' di sogni.


Il mento poggiato sulle braccia incrociate, l'uomo era disteso sulla terra bruna del bosco coperta d'aghi di pino. Sulla sua testa il vento investiva, fischiando, le cime degli alberi.
Ernest Hemingway
Per chi suona la campana

Scoperta (vergognosamente) tardiva e folgorante.



Era una gioia appiccare il fuoco.
Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite,
diverse.
Ray Bradbury
Fahrenheit 451

Il buon Ray non se lo sarebbe mai immaginato, ma in due frasi ha racchiuso la storia della mia infanzia. Ho cominciato a leggere Fahrenheit 451 pensando che raccontasse di un bambino sardo che passava l'estate a incendiare le formiche. Non era esattamente così, ma mi piacque comunque.


Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell’anno 1944.
Beppe Fenoglio
I ventitré giorni della città di Alba

Anche se preferisco Il partigiano Johnny, l'incipit de I ventitré giorni della città di Alba si è impresso nei miei ricordi (complice anche una canzone dei CSI). A Cagliari ho ancora un poster di Fenoglio. Mi sarebbe piaciuto conoscerlo, uno così. La Resistenza non è una questione privata. Leggi le sue storie e ti vien voglia di fumare come lui, imparare l'inglese e almeno due passi di danza, combattere e pensare con libera mente.

Ora, se vorranno continuare il gioco, leggerò volentieri quelli di Smoky, Davide, Bruno, Sergio e Ketty. Su, non siate snob, potete citare anche Cathia ha il più bel culo d'Europa (quando si dice la cultura, eh? Di chi è? La foto dell'autore col berretto a inizio post è un aiutino).

7 commenti:

smoky man ha detto...

Mi organizzo nel weekend e vi dico. Certo che se le pensa bene l'amica Tostoini ;)

smok!

Anonimo ha detto...

fai poco il simpatico smòk, che sono stata così buona da graziarti (tanto ci ha pensato qualcun altro... :D)

..fra l'altro, Tre uomini in barca é uno dei miei libri preferiti di sempre, Montmorency é un personaggio geniale

Bruno Olivieri ha detto...

Ti darei del bastardo, se non ti volessi bene!
Ho ancora in arretrato un pirata da disegnare passatomi dall'infido Lele Corvi, latore di un'altra catena.
Questa, però, mi intriga parecchio. Appena mi libererò dalle incombenze, adempirò senza por tempo in mezzo!
:-))

smoky man ha detto...

Il tipo a cui alludi non sarà mica Bombolo con il berretto(lo)? ;)

@Tostoini:
Grazie per la grazia ;)

baci fumosi a profusione e gratis per tutti

smok!

Chris Osmoz (aka Rufus The Wing) ha detto...

Da ragazzo ero un accanito lettore della collana Urania.
A volte i curatori proponevano delle cose sublimi (probabilmente pescate da riviste specializzate in SF americane).
Una di queste fu quella di proporre una raccolta di finali.
Finali inventati ovviamente.
Erano in media lunghi dalle due alle 10 righe.
Ragazzi: è uno degli Urania più divertenti e curiosi che abbia mai letto. (ce ne fu anche uno con gli incipit se non sbaglio, ma questo lo ricordo meglio).

Erano cose tipo (faccio un esempio da un libro reale):
"...guarda, il Corsaro Nero piange."

Solo che suonavano un pò così:
"...quindi, Richard si alzò in piedi.
Scrutò il deserto di rovine fumanti davanti a lui, che non mostrava alcun segno di vita.
Guardò lo zorflik nel palmo della sua mano -Tutto solo per avere questo- pensò.
Sperò che il colore fosse della tonalità giusta che gli aveva chiesto la moglie."

Ho improvvisato goffamente per dare l'idea.
Non ho più tutti quegli Urania (più di un migliaio acquistati in edicola o addirittura a peso! da un tizio che aveva una specie di edicola/bancarella a Napoli zona Vomero) e non sono riuscito mai più a trovare quel numero.

Vabbè, da Sardo Onorario mi sentivo autorizzato a dire la mia.

Ciao, Mak ;-)

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Cari tutti,
grazie per i commenti.
Per smoky: a) sì, Tostoini una ne pensa e cento ne fa. b) sì, è Bomboloccia.

Per Tostoini: meno male! Ho massacrato un sacco di amici/che con quel libro e con Tre uomini a zonzo ma ne ho ottenuto sempre e solo insulti e minacce di non rivolgermi più la parola...

Per Bru': bravo, adempi!

Per Mak: è che ti avevo già convocato d'urgenza per un'altra catena, altrimenti non te la saresti scampata. E poi, un Sardo Onorario ha libero accesso a qualsiasi catena. Quella dei finali meriterebbe davvero un post.

Baci fumosi a tutti anche da parte mia!

smoky man ha detto...

fatto!
http://smokyland.blogspot.com/2007/04/10-incipit.html

e ben 10!

smok!