Il 18 luglio del 1997 entrava nelle nostre esistenze (mia e di Cinzia, insomma) una fedele compagnia di viaggi. La Citroen AX blu. Questa macchina non sarà esattamente una Ferrari (anche se la sua ripresa può trarre in inganno, eh) ma assolve ad alcune funzioni non secondarie: ti trasporta da un luogo all'altro, se una strada glielo consente, consuma poca benzina, è piccola ma ci sta un quantitativo inimmaginabile di bagagli (mai visto un sardo trapiantato in Continente tornare a casa dopo una vacanza in Sardegna? No? Allora non avete idea di quello che si può trasportare con un mezzo così minuto) e, soprattutto, in 10 anni e dopo 135mila km si è sempre messa in moto al primo colpo.Da tempo mi guardava con fanale languido, chiedendomi di lasciarla andare così, com'è arrivata, senza troppe scene né lacrimucce, ché il suo tempo ormai era giunto: "Non vale assolutamente la pena di continuare ad esistere" mi diceva, la poverina, "Inoltre dopo un certo tempo tutti finiscono. È un affare che non copre le spese". Si riferiva agli incentivi sulla rottamazione. Ma io l'accarezzavo e sussurravo: "Via, ti compro la cera e tutto andrà per il meglio!".
E poi come si fa? Mai un incidente, mai un problema serio al motore...
Poi venerdì notte se n'è andata, così, senza preavviso. Un mezzo sconosciuto (per ora) le è andato addosso sfasciandole la fiancata. E ora giace in una carrozzeria di periferia in attesa dei famosi (spero non famigerati) periti.











