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30 gennaio 2007

L'ospite gradito

In questi giorni ho ripreso a scrivere di gatti e di topi e non posso non attingere alle mie esperienze personali (stralci di dura vita quotidiana) per raccontare vicende incredibili di ataviche disfide tra popoli felini e torme rattiche. L'angolo nel quale scrivo è pieno come un uovo di libri, carta, stampanti, scanner, telefoni, cd, foto e giornalini. Alla mia destra c'è una fonte di luce: il terrazzino sul quale si affacciano periodicamente i miei gatti. Ho provato in diverse occasioni a farli uscire ma, mentre Puck se ne va un po' in giro per i tetti e poi ritorna da solo, quella scapestrata di Gnomina bisogna andare a recuperarla. In un paio di occasioni ho fatto conoscenza dei vicini nei cui lucernai la felina ribelle andava a curiosare. Un'altra volta è planata dritta dritta su un balcone presidiato da un cane. Fortunatamente, il cane, che pure era grande e grosso, era spaventato quanto lei. Insomma, una strizza da vergognarsi: non avrei mai pensato che questi esserini pelosi ti potessero plasmare in questo modo. Poi ho visto che cosa si può provare per loro (anche qui) e adesso debbo limitare il loro raggio d'azione alla casa e ai balconi. Per la loro sicurezza e, soprattutto, per la mia.

In una delle loro ronde, i due disgraziati devono aver stretto nuove amicizie e da poco un vecchio amico dalla coda lunga è venuto a trovarli. Appena Gnomina e Puck l'hanno intravisto attraverso il vetro, si sono avventati sulla porta con particolare entusiasmo: salutavano l'amico con affetto e pronunciavano delle frasine gentilissime e, immagino, piene di affetto per lui (era un miagolio tipo "gnnnignnnnaoooognnn gnnnignnnnaoooognnn gnnnignnnnaoooognnn" che sicuramente significava qualcosa tipo: "Ehilà, anche tu da queste parti! Questo scemo seduto davanti al pc non ci fa uscire neanche a dissanguarlo a unghiate, deficiente... ma perché non provi tu a entrare, magari passando da sotto la porta? Io mi ricordo che quand'ero piccolina ci passavo...".

Questa è Gnomina, che notoriamente è un po' bugiarda. Insomma, il topino a un certo punto si è pure avvicinato, li ha guardati in faccia e loro, come impazziti, hanno cominciato a raschiare freneticamente con le unghie la vetrina che li separava e poi... non so, mi è sembrato che lui abbia fatto una piccola pernacchia. Dopodiché si è girato, ha trotterellato per un po' tra i vasi di fiori, è ripassato un'ultima volta davanti alla vetrina (loro credo gli abbiano miagolato qualche frase dolce tipo "Tanto prima o poi ci becchiamo nel solito lucernaio!"), ha scosso un po' il naso e poi si è dileguato tra l'erba gatta. Anche se breve, è stata una visita gradita. L'ho capito da quello che mi miagolavano quei due: "Miààààààà! Miààààààà!", che sicuramente significa "Te possino...".

10 commenti:

smoky man ha detto...

Gnomina l'è davvero una bella bugiarda. Un saluto in gattese stretto a lei e Puck.

smoky miao!

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Lei ricambia. Ora dorme come un sasso, dopo aver squarciato la busta con i croccantini che tenevo nascosta ad altezza [secondo me] inaccessibile alle sue grinfie...

Unknown ha detto...

Uahahah troppo figo!!!
Ciao Fabbri come stai? Spero sia tutto alla grande.
Un salutone da Roma.

Anonimo ha detto...

vabeh, che scrivi fumetti per bambini
ma 7 post su 10 parlano di gattini e topini, e gli altri tre di fumetti e posso capirlo, ma allora sul sito di cosa parli?
ma come, il mondo sta scoppiando, si funti boccendi in dogna logu e tui faisi 20 post su gnomina e il topolino?
ma ti sesi accabendi de accall...

là chi consuelo ha tentu su fillu

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Per Mauro:
ciao! Tutto ok! Se tutto va bene, forse a marzo faccio un salto a Roma! Se puoi e ti interessa, sabato al Bioparco c'è la presentazione ufficiale di "Lys" - io purtroppo non potrò esserci :-(

Per Fenicio:
no, aspe' poco poco, allora mi vuoi dire che non hai capito la metafora del mondo insita nei post felini? Ma inza' è beru su chi nanta, chi no cumprendisi nudda de diaderus?! Ceeeeh, e io che ti penzavo ancora un puro di cuore (sotto sotto).
Arrazz'e delusioni mala!
Su Giaime so tutto, il Mossad mi aveva già informato e ho pure mandato un cablogramma cellularico alla neomamma in attesa di potermi accertare di persona che il piccolo sia preservato dai tuoi malefici influssi.

PS. comunque, se vuoi recuperare punti dinanzi a me (e soprattutto a Gnomina e Puck, ma la vedo dura), leggiti ogni tanto questo blog:
http://www.eriadan.it
Così, tanto per capire che cosa si può raccontare con i gatti...

Anonimo ha detto...

ah ha ha ahahahhahah
troppu togu
mi hai fatto sbellicare
mi manca un sacco quel fabrizio
come al solito per farti uscire il meglio bisogna aggredirti (aggredilo)
è colpa di quello sciamannato del padre di giaime che ha preparato tutta la griglia il cui fine sono le statistiche del piffero.
PDR nasce da una sventurata autodefinizione che fecia casa di aleco sta per punto di riferimento.

P.S: voglio assolutamenete il fumetto sulla gita.

PS2 che non è la pleistescion, hai mai letto il gatto gattaro di tiziano scarpa ? fairi morri

Matta ha detto...

Grande! i tuoi gatti un giorno o l'altro dovranno conoscere Neve, la gatta di Stefano. Anche lei si diletta di caccia...;-)

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Gli faccio mandare una foto per posta-gatta! Ma... who is Stefano? Non per altro, i miei sono ancora minorenni e devo sapere con quali padroni di gatti corrispondono.

isabella ha detto...

Il mio si chiama tai, è come gnomina. E' nato da una gatta di scoglio e di quattro è stato il mio preferito. E' un fifone incredibile e non si fa baciare da nessuno se non da me. E' intelligente come tutti i gatti e mi vuole bene come nessuno.
Non vorrei mai separarmi da lui..ma accade come tutto prima o poi..la felicità non può essere eterna.

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Evviva Tai, a prescindere :-)