
Riflessioni notturne di rientro da un rimpatrio tra colleghi del FAI. Nello stereo della potente Citroen AX urla un cd dei
Mighty Mighty Bosstones e sotto i riflessi di lampioni e semafori canticchio ricostruendo il filo musicale della mia vita.
Nasco (e cresco) a infusi di
Celentano,
De Andrè,
Dalla e
Battisti. I primi due, tuttora, li ascolto con gioia. Ci passano anche la
Schola Cantorum, gli
Equipe 84 e
Sergio Endrigo. Tutta colpa (merito) di mammà.
Tra l'infanzia e la preadolescenza mi emancipo grazie alle prime audiocassette prodotte appoggiando un microfonino sopra una radiolina e chiudendo il tutto dentro un contenitore di plastica. Risultato: hit imperdibili come
Video killed the radio star e
Born to be alive, ascoltate tra
Alan Sorrenti,
Umberto Tozzi e
Gianni Togni (poi uno si chiede perché nella vita gli sorgano certe turbe psichiche...).
Prime feste, scuole medie/ginnasio:
A-ha su tutti, per protesta. Tutti ascoltavano
Spandau Ballet e
Duran Duran. Io ero pop, ma con stile, ecco.

Ginnasio: facciamo la colletta io, il mio compagno di banco - un altro Fabrizio - e il nostro pard, Riccardo (soprannominato "The Voice" per la straordinaria capacità di stonare qualsiasi motivo musicale, da
Michele Pecora ai
Queensryche) e cominciamo ad acquistare la discografia completa dei
Queen dopo essere rimasti folgorati dal primo greatest hits.
Prima liceo: in gita (Emilia Romagna) baratto
The Game di Freddy & Co. con
Live after death degli I
ron Maiden. Lo ascolto per una notte intera a tutto volume con le cuffie ben salde alle orecchie per dimostar(mi) che non sanno suonare. Inutile: sono sconvolto e voglio passare a
Motorhead e
Metallica.

I
Metallica (
Master of puppets, per l'esattezza) mi stendono definitivamente. Comincio a farmi crescere i capelli. Smetterò 4 anni più tardi.
Folgorazione totale per i
Megadeth, ancora oggi uno dei miei gruppi preferiti.
A rate, mi compro un'Aria Pro II: so fare giusto il riff di
Smoke on the water e l'attacco di
Fade to black ma sono gasatissimo.
Poi scopro che per suonare è utile conoscere quelle cose lì scritte su 5 righe orizzontali. Me lo spiegano mio cugggino e i suoi amici che sanno suonare tutti i pezzi degli
Scorpions con la chitarra tenuta dietro la schiena. Ci provo per un po', mi innamoro di
In Trance e
Virgin Killer.
Poi mi arrendo. Ripongo nella bara l'Aria Pro II.

Università:
Bleach dei Nirvana mi distrugge. In tutti i sensi. Una potenza sulfurea che da
Paranoid in poi non avevo mai sentito. Comincio a interiorizzare... Le interviste ai
Soundgarden, notoriamente piene di solarità e gioia di vivere, fanno il resto. In capo a un anno ho i primi attacchi di depressione. Per tirarmi su, mi butto su
Battiato, Branduardi e i
Dead Can Dance: praticamente
la morte consapevole che si autoimpose Socrate.
Quando la luce si riaccende vedo una croce barrata alla fine del tunnel: sono i
Bad Religion che mi aspettano, seguiti (non cronologicamente), dai
Kina (i miei guru!), dai
Ramones e dai
Kenze Neke (ahiò, non potevo non citarli!).

In un annetto mi rimetto in sesto e glorioso spunta il sol dell'avvenir: dai
Clash agli
Specials, più i
Banda Bassotti e tutto lo ska.
Dentro mi continua a risuonare qualcosa che viene da un'isola lontana (la peperonata? No). Arrivano i
Pendragon,
The Incredible String Band,
Steeleye Span e poi i
Chieftains e i
Pogues. Ma è su un'altra isola che finisco coll'approdare.
Anzi, ritornare.
Marino De Rosas e i canti a tenores, gli
Askra e i
Sikitikis.
La vita è (anche) una colonna sonora, mi dico.
Evviva. Oggi ho capito che quella che cerco è la musica del sole. Di buio ce n'è fin troppo.
E tutti gli altri che ascolto? In ordine supersparso - no, perché non sia mai che qualcuno di loro mi telefonasse risentito perché non l'ho citato...
Black Sabbath
The Four Horseman
Francesco De Gregori
Samuele Bersani
Max Gazzè
The Smiths
Tre Allegri Ragazzi Morti
Pink Floyd
Genesis
Rush
My Sister's Machine
Diamanda Galas
Nomeansno
Lynyrd Skynyrd
AC/DC
Einsturzende Neubauten
Elio & The Trouble Stories
Assalti Frontali
Muse
Perturbazione
Baustelle
Nora Jones
Vinicio Capossela
Nick Cave & the Bad Seeds
Pj Harvey
Offspring
Giuliano Palma
27 Gioda
Negazione
Shelter
Ska-P
Ludovico Einaudi
Giovanni Sollima
Oliver Onions
Led Zeppelin
Enya
Clannad
Cure
No FX
Gamma Ray
CCCP
Streetlight Manifesto
Punkreas
Bandabardò
The Get Up Kids
Rancid
Apocalyptica
Bob Marley
Pearl Jam
Roberto Gatto
Negramaro
Klezroym
Marc Bolan & T. Rex
Jacques Brell
Depeche Mode
Elena Ledda
Persiana Jones
Rino Gaetano
John Zorn
Paolo Conte
Judas Priest
e altri artisti*
* In special modo dello Zecchino d'Oro, dall'edizione del 1975 fino al 1994, anno dell'ineguagliabile Corri Topolino. Dopo ci fu la ben nota crisi d'ispirazione che portò la kermesse antoniana a un progressivo decadimento artistico. Lo ammetto, a queste condizioni non ho avuto il cuore di continuare a seguirlo...