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14 aprile 2006

Vivere non è difficile

Non so se vi sia mai capitato di pensare troppo.
A me sì, poi ho imparato a non cascarci. Pensare fa male, logora i neuroni, rischia di farti capire cose delle quali sarebbe meglio ignorare l'esistenza e il peso specifico sulla vita. Ci vorrebbe "un po' di leggerezza e di stupidità", come diceva Battiato. Aggiungo io, l'ironia. Benedetta stupidità e benedetta ironia. Saper ridere o sorridere di se stessi in primo luogo, e poi di certi incidenti della vita. Conservare uno sguardo bambino sulle cose. Lasciar pure che gli altri ti giudichino superficiale.
Quando il nodo al pettine appare indistricabile comincio a farmela sotto e spalanco porte che solitamente tengo sigillate. Comincio a guardarmi dentro e a quel punto è un casino: mi viene da ridere e piangere allo stesso tempo. Di fronte a certe svolte epocali (abbandonare il formaggino e passare al formaggio grattuggiato anche sulla minestra? Giammai!) comincio a chiedere ad amici e parenti le loro opinioni e alla fine mi trovo, punto e a capo, a dover decidere io soltanto... non si scappa.
Bello avere 35 anni, o quasi. Se me l'avessero detto prima magari mi sarei preparato meglio.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

vivere è combattere contro noi stessi, i peggiori nemici, un abbraccio fortissimo

Bruno Olivieri ha detto...

Fabri, ma non è che niente niente, per caso è il tuo compleanno?
:-)))
In tal caso, auguri!

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Ciao Ale!
Ti mando un abbraccio anch'io :-)

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Grazie Bru',
no, manca ancora un mesetto (è il 14 di maggio :-)

Anonimo ha detto...

beh... mi sovviene una scena di un film... mi sembra "ROMBO DI TUONO" . Tom Cruise alla guida di un'auto sul circuito ovale (di indianapolis?) è a tavoletta, davanti a lui... un incidente... un auto prende fuoco... ad un certo punto il buon tom si trova davanti un muro di fumo e non vede un tubazzo... frenare o andare avanti senza sapere che si trova dall'altra parte? lui non si ferma passa indenne (sfiorando le auto incidentate) e va a vincere la gara... (filmone... lo consiglio ;)) )

come diceva mia nonna... chi vuol capire, capisce!
io aggiungo di mio, 3 cucchiai di saggezza.
morale della favola: compra subito un'auto nuova!

.... era questo il messaggio occulto del tuo post...?

Anonimo ha detto...

Alla fine, qualsiasi cosa succeda, le mosse sulla scacchiera della vita le facciamo solo noi, solo che spesso non vediamo subito le contro-mosse del Destino. Forse.
Scacco Matto?

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Esatto, parlavo proprio della macchina nuova! L'AX sta tirando, le cuoia e ieri, andando da Nando Tacconi, le è pure toccato guadare un fiume che si era crato per le vie di Milano 3...

PS. Mi sono informato: Rombo di Tuono, Giggirrivva a parte, pare fosse un film con una star del cinema impegnato californiano: Chuck Norris!

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Lo sapevo che avrei dovuto imparare a giocare a scacchi, prima o poi. Conosco soltanto le mosse basilari.
Chiederò consiglio a CompagnodiBankoCOGLIONE, che è stato azzurro di scacchi(oli).

[emo] ha detto...

@fabrizio: siamo nati lo stesso giorno...

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

@Emo: allora ci sentiamo il 14, per gli auguri!

PS. Grande data, il 14 maggio! Ci sono nati anche mia zia Rosi, Lorenzo il babbo di Alfredo, il mio cugggino-noncugggino Filippo e tutta un'altra serie di personaggi altrettanto famosi!

[emo] ha detto...

@fabri: anche Alessandro Pinna (sono più vecchio di lui di una manciata di ore).
Che dici, aggiorniamo Wikipedia? http://it.wikipedia.org/wiki/14_maggio

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Che vergogna!!!
C'è Dante e non ci siamo noi?! Credevo che fossero più seri; adesso li insulto con una lettera di vibrata protesta. Vediamo un po'... ci vorrebbe una lettera posata ma decisa, scritta con cortese fermezza... dunque:

Cari amici di Uichipedia,
provo rammarico e anche indignazione, perché temo che ormai il mondo della cultura abbia preso la strada dei veleni e delle invidie, e che i sedicenti appassionati in realtà siano spesso persone che vogliono solo mettersi in mostra e alimentare animosità.
Perché inserire questo Alighieri e tralasciare un Lo Bianco e/o un Longobardi e/o un Pinna? Al tale che sputa veleno e falsità sui vostri forum, vorrei dire che, se fosse stato meno astioso, forse si sarebbe interessato alle splendide (sì, splendide!) pagine dedicate a Benito Urgu e Bud Spencer. E forse avrebbe anche imparato qualcosa.
Stiamo tutti attenti a certi piccoli arroganti barbari che stanno riempendo di odi e rancori un ambiente che, invece, ha bisogno di ritrovare unità e serenità. Se ci sono forze sane nel web (e io credo che ci siano e che voi ne siate la prova) dovrebbero isolare i provocatori e lavorare per favorire il dialogo...
Un caro saluto.

PS. E quando inserirete il mio nome mettetelo bello grande!

[emo] ha detto...

m'hai letto nel pensiero.
dove devo firmare? :-))

saludos,
emo

p.s. citazione DOTTISSIMA!!!

Anonimo ha detto...

ita ci poris fai seus imbeccendi. e non esti mancu sacosa peus

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Tenis sempri arresgioni, Massimeddu...

Bruno Olivieri ha detto...

A CompagnodiBankoCOGLIONE, vorrei dire che la scena del film da lui citata è stata ripresa "paro-paro" dalle gesta del mitico pilota Manuel Fangio. Infatti, in occasione di uno spettacolare e famoso incidente a Le Mans, negli anni '50, nonostante il fumo dell'incendio sprigionatosi dalle carcasse contorte delle auto coinvolte gli impedisse la visuale, egli sopraggiungendo con la sua monoposto a tutta velocità si gettò tra la nube di fumo e, "con una botta di culo poderosa" (n.d.r.), riuscì ad evitare la peggio, passando nell'unico stretto varco libero tra i rottami. L'episodio fu ripreso anche in un fumetto che lessi sul "Corriere dei Ragazzi" all'epoca nella quale ancora lottavo per poter indossare finalmente i pantaloni lunghi e che credo di ricordare che fosse disegnato dal grande Sergio Toppi, se non mi sbaglio (spero di no).

Inoltre, vorrei avvisarvi di non nominare il nome di Chuck Norris invano, almeno non in presenza di Smoky, please! :-))))

ps= ma perchè vi dico tutto ciò, nonostante non abbia fatto uso di nessuna sostanza stupefacente? Boh!...

Anonimo ha detto...

Svolta epocale? 35 anni?
Ordino una birra in un locale pieno di ventenni universitari molto alternativi e mi sento un pò anziana. Un piercing travestito da cameriere mi chiede: "biologica o equo e solidale?". STOP. Primo piano stretto, il mio labbro superiore vibra, segno che mi stanno per girare i coglioni. Io a questa domanda NON VOGLIO rispondere. La domanda giusta è: "bionda o rossa?". Oppure, facendo dei sofismi: "doppio malto o al frumento?". Ma la domanda a cui DEVO rispondere è quella lì. DEVO prendere una decisione.
Svolta epocale? "Equo e solidale, grazie". Bevo una cosa che sa di more e con un tasso alcolico che avrebbe steso il buon Bukowskj. Ne prendo anche una biologica, per par conditio e non per etilismo e poi tanto sono anziana.
Alcool puro aromatizzato ai corn flakes.
Emigrare, prendersi e lasciarsi, cambiare lavoro, mandare in culo e amare smodatamente, biologico o equo e solidale... Dobbiamo sempre decidere, scegliere, anche quando ci sembra di non farlo.
Sai una cosa? Vivere non solo non è difficile, ma è anche molto divertente.
Un saluto equo.
Carla

isabella ha detto...

Vivere è semplice ma poi accade qualcosa che ti porta nel mondo reale, quello in cui poche cose sono semplici.
E' difficile essere forti e saper soffrire senza cadere giù. E' difficile essere feriti, è difficile perdere gli affetti, è difficile ricominciare.
Quando sono caduta però c'era qualcosa che mi ha riportato su. La voglia di vivere il mio futuro e di essere di nuovo felice.

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Ciao,
c'è stato un breve periodo (insomma, quando l'ho vissuto non mi sembrava poi tanto breve), quando avevo 25 anni, in cui mi sembrava insostenibile il semplice alzarmi la mattina. Non è un tono da dandy. E' capitato. E' durato 4 o 5 mesi e mi sembrava fosse un tempo interminabile. Mi sembrava di affogare in un mare nero senza spiaggia né risacca. Solo flutti privi di schiuma. Eppure non cercavo la fine di tutto. Cercavo solo la spiaggia. Per continuare a respirare. E vivere.

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Ora cerco di ricordarmi di quell'esigenza, fortissima, di restare attaccato alla vita. Alla gioia di un mattino dal sorriso sincero.

isabella ha detto...

Anche a me è capitato. E' durato un pò di più ma come te a volte cerco di ricordare il momeno in cui è passata e la pace e felicità che ho provato. Sono esperienze che poi aiutano ad essere felici e non sprecare la vita.

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Vero. Ti rimane il ricordo, a volte fin troppo suadente, di una consapevolezza nuova, differente. Come se per pochi istanti ti fosse tutto un po' più chiaro come se afferrassi il senso delle cose e di quanto tu possa essere, nonostante tutto, importante.