Adesso camminavano vicini nel buio e Anselmo parlava piano, voltando di tanto in tanto la testa mentre continuavano a salire. «Non ucciderei nemmeno un vescovo. Nemmeno un proprietario di qualunque specie, ucciderei. Li farei lavorare tutti i giorni, come abbiamo lavorato noi nei campi, e come abbiamo lavorato a tagliar legna sui monti, per tutto il resto della loro vita; così capirebbero per che cosa è nato l'uomo. Che dormano dove dormiamo noi, che mangino come mangiamo noi. Ma soprattutto, che lavorino. Così impareranno.»
Persone che giocano a lavorare per darsi un tono prendono decisioni drastiche sulla pelle di chi lavora per vivere. Un'altra persona a me cara oggi ha perso il lavoro. E io le parole.
PS. Ah, per i cinici: questo blog non fa per voi, cambiate canale...
PS 2. Il mio amico Bruno non sarà Hemingway, ma certe cose sa raccontarle bene anche lui. Leggere qui per credere.
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