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21 novembre 2005

Born to be alive, o delle emozioni

Prosegue il progetto con Legramandi e Campinoti. Ieri sera ho impostato il layout con le prime cinque tavole di sceneggiatura. Alcune le ho dovute cancellare e rifare da capo. Se scrivere è un sogno, sceneggiare per i fumetti è il sogno che si fa materia: vedere le tue parole trasformarsi in immagini è un'emozione indescrivibile. È una di quelle cose che ti fanno sentire vivo, e anche un po' fiero. Dici "Cavoli, ma quelli sono i personaggi che ho descritto io?!" e poi non dormi per un paio di notti. A me prende una sorta di acquolina sotto il mento e il sangue comincia furiosamente a irrorarmi la cervicale. Quando mi comunicarono che era andata bene la prova di sceneggiatura per Monster Allergy, rimasi tre notti di seguito praticamente senza chiudere occhio. Andavo al lavoro con un sorriso ebete sulla faccia e non avvertivo la minima stanchezza. Il quarto giorno sono crollato e ho dormito per 12 ore. Per fortuna era di sabato.

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