07 marzo 2009
Tra Vitale da Bologna e i Carracci
Faccio ammenda e rettifico quanto scritto qui riguardo a Bilbolbul.
Bilbolbul non è "il festival che, insieme a Napoli Comicon, più si avvicina allo spirito di Angouleme". No.
Bilbolbul è meglio di Angouleme. E il merito va all'Associazione Hamelin che l'ha concepito e realizzato.
Quando un convegno su un fumettista (Sergio Toppi) viene organizzato all'interno delle sale di una pinacoteca che ospita le opere di artisti come il Domenichino, Guido Reni, i Carracci, Vitale da Bologna... ecco, è come se il cerchio si chiudesse. Il fumetto trova la sua consacrazione. Una tavola di Toppi esposta, proiettata, discussa accanto ai lavori dei grandi maestri del gotico internazionale, del Rinascimento, del manierismo, del classicismo... tutto questo non significa scegliere un contesto "carino": significa portare avanti un'idea, un progetto culturale ben preciso che sottende a un assunto fondamentale con cui in troppi ci sciacquiamo la bocca ma che poi non portiamo avanti con sufficiente coerenza: la narrazione per immagini può essere (e talvolta, semplicemente, "è") una forma d'arte degna di stare accanto all'arte canonica e "canonizzata".
Ne consegue che il fumetto merita una serie di mostre, incontri di riflessione e analisi sul lavoro di autori italiani e internazionali (cito, a braccio, Charles Burns, Thomas Ott, Angel De la Calle, Vittorio Giardino, Altan, Gipi, Bryan Talbot, Otto Gabos e decine di altri), in cui parte essenziale della manifestazione è costituita dal confronto dialettico con gli studenti universitari, con gli allievi dell'Accademia di Belle Arti e anche con i vecchi e incalliti collezionisti e con i giovani lettori che agli eventi sul fumetto vanno anche se non ci sono i cosplayer contests o gli stand con le action figures di ultima generazione.
Dunque W il fumetto.
W Bilbolbul.
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8 commenti:
felice che la mia città abbia realizzato tutto questo. Per quanto riguarda me non farci caso. Oltre ad indossare un busto di cilicio e fustigarmi con una canna di bambù non posso dire nulla per discolparmi per aver perso tutto questo. E' che ero per altri lidi(letteralmente: veneziani)in quanto non pensando all'evento incredibile prenotammo tempo addietro un w end camminereccio.
SIGH SOB.
Però le mostrine sono rimaste e andrò a vederle.
:)
tristissimo di non aver potuto esserci :(
smok!
Ah! Tu metti il piede nella piaga!
Lo sospettavo, di essermi perso qualcosa di bello, ma c'è di mezzo il mare
Saluti
PS Senza nulla togliere agli altri (anzi), mi incuriosiva molto Ott (T.), di cui mi parlò Otto (G.)
Eh, carissima/i tutt'e tre,
meritava, meritava, meritava... merita (ché c'è ancora).
Ott è semplicemente eccezionale. Non ho avuto modo di parlarci, ma mi sembrava anche molto "tranquillo" (mentre a Burns mi sarei avvicinato con maggiore circospezione. E con una "leppa" in tasca, tanto per non rischiare: dire che ha uno sguardo vagamente inquietante è un eufemismo...)
Ott sarà pure eccezionale ma il Nov è meglio, senza parlare del Diec' con lode che è il non prusultra.
Riguardo a Burns, nemmeno io mi fiderei di uno che gestisce una centrale nucleare e vive a Springfield.
Scherzi a parte è una fiera a cui mi è dispiaciuto non poter partecipare.
In un epoca di tanti proclami egoriferiti di artisticità gustare un pò di veri Autori di fumetti mi avrebbe fatto bene.
La mostra sull'opera di Toppi non me la voglio perdere, in mezzo a tante mediocri autocelebrazioni finalmente si da la giusta importanza e visibilità al vero miglior fumettista italiano in attività.
mi sono commosso leggendo questo posto :D...
ho visto ott, burns e il grande toppi... bellissimi allestimenti quest'anno.
ott è stata una scoperta per come lavora in piccolo, cribbio è pressoché un miniaturista......pensavo lavorasse più in grande.
A me, oltre al segno, piace molto l'ironia "nera" di Ott.
Comunque, W Bologna e Bilbolbul :)
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