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22 gennaio 2008

Come i bambini

Prima di acquistare libertà e diritto di innovazione, devi passare per le regole. Dimostrare di averle capite e di poterle applicare per decidere di potertene eventualmente sbarazzare. Picasso, guardando i bambini disegnare, diceva: "Quando avevo la loro età, sapevo dipingere come Raffaello: mi ci è voluta l'intera vita per imparare a dipingere come loro"*.




* Nato con la matita - conversazioni sul Fumetto e altro con la figlia Laura, di Laura De Luca, “Il commissario Spada”, vol. III, pag. 154, Black Velvet Editrice / Edizione BD.

19 commenti:

Pulci ha detto...

Non per caso era un genio! ;)

smoky man ha detto...

Grande De Luca. Grande Picasso!

smok!

Capitan Ambù ha detto...

Esiste un libro che racchiude l'opera di De Luca come quello che hai scritto per Toppi?

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Credo che la monografia più completa sarà quella in uscita ai primi di marzo per la Black Velvet come catalogo alla mostra Bilbolbul a Bologna:
http://www.bilbolbul.net/home_ita2008.html

Anonimo ha detto...

Allora quella monografia sarà sicuramente miaaa! ^__^
Storica tavola a dir poco grandiosa!
Bel post Fabrizio!
Saluti,
Marco

ggrillo ha detto...

Bentornato Fabrizio.

La frase di Picasso è bellissimissima.

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Ciao Giò :-)

francesca ha detto...

impara l'arte e mettila da parte...
bentornato :)

[emo] ha detto...

E bentornato anche da me.
Mi mancavano le iniezioni di buoni pensieri di queste pagine :)

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Graziegraziegrazie,
e a me mancavano commenti così (dato che è un periodo un po' cosà, mannaggiammuorte)!

Roberta ha detto...

Welcome back, Fabri!

Di solito non lascio commenti intelligenti ma sono un'assidua lettrice del tuo brillante blog!

Robi

Davide Barzi! ha detto...

E allora, dove sei stato fino a ora?
Ricordati che questo blog non è un albergo!

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Cara Roberta, caro Davidoff,

in preda a una crisi esistenziale mi sto chiedendo da mesi che senso abbia la vita senza aggiornare un blog. E così lo rimiro, ogni mattina, e gli chiedo scusa. Sì, è proprio vero, questo blog non è un albergo (lo dice anche papà).
Torno ad ammutolire estasiato di fronte all'home page sperando che prima o poi mi parli e mi dica che cosa penso di questo e di quello.

Saluti introspettivi,
Fab

Silvio ha detto...

Quando avevo dieci anni disegnavo come Cavazzano: ce ne ho messo altri dieci a ridiventare Camboni. Non avrei dovuto. Picasso bastardo, e io che gli credevo!

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

E' la famosa menzogna dell'arte moderna.

Anonimo ha detto...

ceeeeee caroggna tantu gei m'asi zerriau po is mius corantannus!!!!!!!!

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Ceeeeeeeee, 'ta bregungia! Ti tzerriu a meri'!

ggrillo ha detto...

Vuoi dire che il prossimo post arriverà verso la fine di febbraio? Inaccettabile!

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Ciao Giò!
Qui si batte la fiacca e non c'è giustificazione che tenga. Lo stesso Cisponi mi incontra per strada e ormai fa finta di non conoscermi.