

Personalmente sono stati due giorni intensi, in cui ho partecipato solo in minima parte alla frenesia che comporta organizzare una rassegna di un mese in un paese nel centro della Sardegna. Encomiabili e folli. Complimenti ammirati. Ho avuto la possibilità di pagare pubblicamente il mio tributo a Rabindranath Tagore, senza le cui poesie anni fa mi sarei forse perduto nei meandri di quella brutta e suadente bestia che è la depressione.
Ho avuto l'opportunità di conoscere il "mammifero danzante" Giorgio Rossi della compagnia Sosta Palmizi e scoprire che era un grande amico di Andrea Pazienza e che uno dei suoi disegni più noti lo ritrae in una fiera camminata sotto un cielo che inquieta.
Poi ho avuto la fortuna di conoscere Antonello, poeta e danzatore innamorato di Hugo Ball, Raoul Hausmann, Kurt Schwitters. Una di quelle persone che ti fanno pensare che troppo spesso mettiamo da parte le cose migliori della vita per galleggiare, ignari, in superficie.
Lunga vita all'Isola del Teatro, al fumetto, all'arte.