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29 giugno 2007

RECLAME!

Per tutti gli aspiranti fumettisti d'Italia, o per gli appassionati incuriositi dai metodi di lavorazione che stanno dietro ad un fumetto segnalo Kinart.

Nel Forum è possibile dialogare direttamente con lo Staff, capitanato da Sergio Algozzino
(Humanoides, Red Whale, Panini Comics...), che cercherà di dare risposta ad amletici dubbi che vanno dalle dimensioni di una tavola a come organizzare il proprio book.
Ricca, ed in continua espansione, la sezione dei Tutorial, divisi in varie categorie e redatti quasi sempre con la collaborazione di professionisti esterni (si sono già avvicendati Carmine Di Giandomenico, Cecilia Giumento, Claudio Stassi, Denis Medri, Luana Vergari, Giovanni Di Gregorio, Roberto Di Salvo, Michela Da Sacco etc...).

Gli ultimi due Tutorial sono ad opera di Massimo dall'Oglio, che ci guiderà attraverso la lavorazione di una tavola di Underskin, serie pubblicata a puntate (e poi in volume) sull'interessantissima rivista "Shogun" degli Humanoides, ed Alessandra "Mais2" Criseo (fra le altre cose, grafica della nuova versione del sito), che ci mostrerà l'evoluzione di una tavola di Sol Mirror, seria marcata Cronaca di Topolinia.

www.kinart.it

26 giugno 2007

Tira la catena (o 'La catena tira')

Cisponi mi ha chiesto di partecipare a un simpatico e inedito giochino tra blog. Uno disegna un corsaro (da non confondere con un pirata, neh?!) e poi dice ad altri amici di blogghenzia: "E ora tocca a voi!". Poi, tutti insieme appassionatamente, si finisce sul taccuino di Foggy Man, che ne fa un libro che viene presentato a Krapula Comicom 2008.
Così il buon Cispo mi ha citato sul suo blogghe e io ci ho detto: "Neanche tu hai capito la sottile differenza tra sceneggiatore e disegnatore?" e lui m'ha risposto: "No".
E io allora sono andato a scartabellare tra gli scarabocchi che facevo quando neanch'io conoscevo quella differenza e per raccontare le storie mi mettevo a disegnarle. Incredibbbile ma vero, da una cartella datata A.D. 1998 saltò fuori questo fantastico personaggio piratoso. Notare la finezza del tratto, nonché la raffinata critica sociale e politica insita nello jojo che coesiste in stimolante contradditorietà con la cicca accesa. Perché il piratino ha 4 dita per mano? Pignoli...
Ricordo ancora quando lo disegnai. Seguivo il corso tenuto da Sisinnio Fiatella, detto Catrame (perché quando ti alitava a favore di vento ti asfaltava), in uno dei quartieri più malfamati di Dosnuraghes. Ci venne proposto di creare una serie ASSOLUTAMENTE libera, senza alcun vincolo concettuale o stilistico, purché parlasse di corsari, fosse ambientata nel futuro e non ci fossero lattai di mezzo (la cosa mi spiazzò alquanto, visto che proprio allora mi ronzava per la testa l'idea di un fumetto su un lattaio trozkista a Beverly Hills che incappa fortuitamente in un omicidio).
Cisponi propose una storiella che parlava di un Corsaro con il mascara e di una maledizione legata alla luna (la prima), ma subito Catrame la bollò come immensa cisponata e, dopo averlo insultato davanti a tutti gli allievi, gli fece abbandonare l'idea.
Ok, divagavo... Ora devo indicare 3 amici bloggherz che disegnino un corsaro. Eccoli qua:

- Mimmo Piattola
- Esculapio Elkann
- Giovannino Tinozza

Soprattutto a Mimmo devo chiedere di non andarci pesante come suo solito e di lasciar perdere le corsare.

23 giugno 2007

Heat of the moment

Mentre infuria la polemica sul sax (correte a leggere i forum che contano e vedrete se non ho ragione) mi scappa un post sulla musica che sto ascoltando nelle ultime settimane.
Così, tanto per gradire.

3. al terzo posto troviamo una new entry. Questa proprio non la conoscevo. Si chiama Regina Spektor. Toga con 3 stellette.
***


2. al secondo un gruppo che avevo messo da parte e che era praticamente sovrastato dalla polvere con la sua cassettina TDK da 90'. Poi un giorno ho beccato l'intro e il successivo riff di Doctor doctor e mi sono ricordato degli UFO e di tante belle cose. Una stelletta (anche due) in più per via degli Scorpions.
****+**


1. al primo posto questi tizi che avevo sempre ascoltato con superficialità (proprio quella che a loro non si addice). Come direbbe il mio amico fenicio, "poesia pura, i Sigur Ros".
*****


E adesso, linea al Telegattone.

18 giugno 2007

MAssaggi in codice - 2

Basta, rompo gli indugi e scendo anch'io nell'agone. Questo fantastico mondo dei bloggerz, dei forumz e degli official web site (come se a qualcuno gliene fregasse qualcosa di creare gli unofficial) pullula di stimolanti confronti a base di toni posati e lucide analisi e io resisto, resisto, resisto, ma alla fine cedo e devo - DEVO - dire la mia sulle tematiche più scottanti del momento. Che razza di professionista o wannabe o lossachì sarei se non dicessi la mia?
E allora la dico.
Tenetevi forte, 11 lettori (meno del Manzoni ma sempre più del Tore Porcu).




Tenuti forte?
Ok: a me il sassofono nel rock fa cagare (o cacare, come preferirebbe Moretti).
Anzi, trasforma qualsiasi brano pseudo-rock in una specie di colonna sonora per film con Edwige Fenech sotto la doccia.


Oh, ecco, l'ho detto. E ora mi si crocifigga pure su Comicus, l'Elite, Punto Croce, Pizzi e Merletti nonché su Cose di Casa Mia, il mio forum preferito.

MAssaggi in codice - 1

Tsk... Davide Barzi, ci sei?

PRRRRRRRRRRRRRRRRRRrrrr!
Per le Regine del Terrore ci hai lessato gli zebedei per mesi con una recensione di qua, un encomio di qui, una presentazione di ...
Ma vuoi mettere con un sesto posto alla libreria Gocce d'Inchiostro di Roma (fonte: Corriere della Suàr di domenica 17 giugno)?
Non so se mi spiego...
Che cosa dici?
Che a te hanno recensito direttamente il libro sul Corriere della Suàr?
E ti sembra una bella risposta da dare agli amici?

02 giugno 2007

Radici

Questo è un post di quelli che mi capitano una volta all'anno, scritti di notte, quando tutto tace (gatti inclusi). Forse lo comprenderanno i miei amici sardi, spero anche quelli siciliani.
E' che ogni tanto ti lasci andare, un po' per effettiva stanchezza, molto per autolesionismo compiaciuto: la nostalgia ti assale. Quando emigri, pur cadendo in piedi, come è capitato fortunatamente a me, dopo un po' senti il desiderio forte di tornare alla tua isola. E' una specie di calamita suadente, un suono dirompente, monodico e antico. Come launeddas che vibrano all'infinito e che non ti lasciano dormire, come sirene d'Ulisse, come un canto atavico che hai sempre conosciuto. Mi chiedo 'perché', visto che dalla Sardegna son quasi scappato, deluso da tanta mediocrità, da tanto pressapochismo e indolenza. Deluso da me stesso che non li ho saputi contrastare.
Un giorno forse ritornerò, riascolterò le canne vibrare, il silenzio assordarmi tra i monti di pietra. Ora che non ho più mia nonna, mi sento come un albero che ha perso la sua radice più salda. Vorrei tornare per nutrire con le mie lacrime la terra che mi ha fatto nascere.