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15 dicembre 2006

Ma che bravo a fare il cattivo

Ho letto Wanted di Mark Millar. Bravo, veramente bravo. E che disegni, J.G. Jones! Alcune trovate di sceneggiatura interessanti, una revisione radicale dell'idea di "supereroe", gag ciniche e divertenti ma, soprattutto, un'immensa vagonata di ego allo stato puro. L'attenzione per Wanted sarebbe finita lì, se non fosse che qualcuno considera questo fumetto un piccolo capolavoro della (e sulla) contemporaneità. E invece a me non sembra altro che una furbata (che l'autore ha trovato pure simpatica) attraverso la quale un editore ha fiutato la possibilità di fare cassa grazie alla levata di scudi di lettori bacchettoni come me. Ma sì, dai, provoco anch'io: Wanted andrebbe fatto leggere a scuola. Come esempio di quanto stupidi si possa diventare. Ma non emulando le gesta del protagonista: dello sceneggiatore, piuttosto. E' l'épater le bourgeois in salsa nerd, con morale rovesciata e tutto il ricettario di luoghi comuni su come una vita "comune" sia una merda e vivere "al massimo" sia il top. Ma non l'avevamo già sentita 'sta storia? Ah, sì, è quella dei ragazzini che a scuola picchiano il compagno handicappato facendosi riprendere con il telefonino. Ma che bravo Millar a fare il cattivo. Quasi quanto loro.

10 dicembre 2006

Più o meno come fa un piccione

Dal 2 dicembre, il quotidiano L'Unione Sarda pubblica, all'interno del supplemento del sabato dedicato alla cultura, l'inserto L'Unione Satira. Partecipo all'iniziativa con la serie di strisce intitolata Piccioni in Via Roma, disegnate da Bruno Olivieri.

Scrivere strisce è un'esperienza interessante e nuova. E anche piuttosto impegnativa, visto che le strisce rispondono a meccanismi narrativi diversi dal fumetto in cui per raccontare hai diverse vignette e tavole a disposizione.

All'inserto, curato da Silvio Camboni, Bruno Olivieri e Serena Demontis, collaborano inoltre Ignazio Fulghesu, Francesco Artibani, Corrado Mastantuono, Lele Corvi, Cesare Dattena, Marco Meloni, Rudy Salvagnini, Stefano Intini, Gino Felino, Bombo!, Frago & Mazza, Luca Usai, Alessio Coppola, Piero Tonin, Andrea Pecchia, Fabio Lai, Paolo Madeddu, Lapix, Matteo Demontis, Eva Rasano, Roberto Barga, Antonio Vincenti, Daniele Mocci e Ursula Littarru.

27 novembre 2006

Il libro su Toppi all'Accademia di Belle Arti

Il Corso di Storia del Fumetto dell'Accademia di Belle Arti di Bologna (docente: Enrico Fornaroli) ha incluso il mio volume monografico su Sergio Toppi nella bibliografia consigliata per sostenere l'esame nell'anno accademico in corso :)

23 novembre 2006

Il Manuale del Domatore di Mostri

Dopo i due Monster Allergy a fumetti, è uscito il mio terzo lavoro per questa serie della quale sono innamorato e alla quale devo davvero tantissimo! E' Il Manuale del Domatore di Mostri, un volumone di 216 pagine (ricco di illustrazioni tratte dal cartone dedicato alle avventure di Zick ed Elena), pubblicato da Fabbri Editori e Rainbow, che vi spiega dettagliatamente come diventare, appunto, domatori di mostri!
Come viene detto nell'intro, se il tuo sogno è diventare un domatore di mostri, preparati a un viaggio davvero mostruoso tra le pagine di questo libro, alla scoperta del potere Dom e delle tecniche di inscatolamento, in compagnia dei grandi domatori del passato...
Inutile dire che ne sono fierissimo :)))

Monster Allergy
Il Manuale del Domatore di Mostri
216 pp., ill., col., rilegato.
Prezzo: 18 euro.

22 novembre 2006

Just one year of blog

It's better than a lifetime alone...
La famigghia (quasi) al completo festeggia un anno di blog. "Quasi", perché manca quel dormiglione di Puck, impegnatissimo con la pennichella mattutina. Queste sono ricorrenze importanti! E dopo la banda larga, la banda bassotti. E la webcam con Skype (questo il primo scatto in assoluto)!
Mica pizze e fichi...


11 novembre 2006

Barboni

Vedo gente che
Veste di moda
Ogni giorno che vie'
Una nuova ne va
E li vedo scansarsi sull'autobus
Quando sale un barbone
O uno zingaro.
Sarà l'invidia?
O lo schifo
Per se stessi
- pensa il barbone -
"Che non siete più liberi
Di non avere
Una casa con letto
Per dormire
Lavorate voi
Schiavi dei soldi
Che non sentite la puzza
Della schiavitù
Con una carrozzella
Spingerò i miei guai
I cartoni e la vita
Lontani da voi
Che mangiate ogni giorno
E sapete il perché
Ma chi è povero in canna
Non parla d'amore"
Chissà, vedremo mai
Il Popolo dell'Abisso
Alzarsi per levare il pugno e
Rovesciare i quartieri
E le città
Forse sarà il nostro
Ultimo sogno...

Ogni volta che sento questa canzone dei Banda Bassotti mi darebbe pure fastidio il suo populismo... eppure più forte è la rabbia. Il venerdì pomeriggio, da quando ho la fortuna di lavorare a casa, mi affaccio alla finestra e vedo dei vecchietti che rovistano tra i rimasugli del mercato mattutino, raccattando chi delle foglie di insalata, chi un po' di mandaranci scartati. Saranno poveracci? Pensionati che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese? Ex colonnelli in vena di emozioni "forti"?
Ma che cosa ci sta succedendo (da decenni a questa parte)?

07 novembre 2006

Pensieri sparsi su Lucca

Un po' di pensieri sparsi e disordinati sulla recente trasferta lucchese...
Alla fine siamo arrivati solo venerdì sera alle 9.
Temperatura -1° C e buio pesto. In cielo una luna piena da brividi.
Montemagno, frazione di Camaiore, a circa 20 km da Lucca. Il B&B si chiama La Collina dei Falchi. Appena arrivati in paese chiamiamo Marco, il proprietario: "Non muovetevi da lì - dice -, vi vengo a prendere io. Sapete, per arrivare da noi bisogna attraversare il bosco...". Poi, una volta varcato il cancello, aggiunge: "Dov'è che volete andare adesso? A mangiare la pizza a Lucca? Ma restate qua che è meglio: fa freddo fuori...". Non so perché, ma a me e Cinzia veniva in mente l'inizio di Un lupo mannaro americano a Londra... Comunque decidiamo di restare: ci sembra di essere a casa! I proprietari e le loro bimbe sono di una cortesia disarmante, ci sembra di conoscerli da una vita. Pizzata lucchese all'indomani...

Sabato mattina arrivo a Lucca guidando tra i prati ricoperti di ghiaccio (!). Parcheggio a rischio, ma poi mi andrà di lusso. Multe a go-gò, ma si fermeranno a cento metri dalla mia spider. Ringrazio e porto a casa.

Lucca Comics: l'idea di separare in maniera più marcata rispetto agli altri anni i fumetti dai giochi è stata intelligente e funzionale. La calca all'interno degli stand era considerevole ma, dopo un po',
sopportabile. L'importante era capire che se iniziavi a chiacchierare con qualcuno, non necessariamente finivi il discorso con lui. Come un fiume in piena, il flusso continuo di gente trascinava via chiunque non fosse ben ancorato a uno stand.

Nonostante questa legge fisica prettamente lucchese, sono riuscito a passare un po' di tempo con i miei amici Bruni (l'Enna e l'Olivieri - ciao!) ed è stata anche l'occasione per conoscere di persona tanti colleghi e "amici di blog". Con alcuni sono riuscito a parlare per qualche minuto, con altri un po' di più.
Cocente delusione sotto la Torre: a un certo punto noi sardi ci siamo illusi di essere in superiorità numerica... poi siamo stati travolti dalla falange siciliana! Giovanni Di Gregorio e Claudio Stassi (che hanno presentato Brancaccio, storie di mafia quotidiana: da leggere assolutamente), Manlio Mattaliano, Sergio Al
gozzino, Marco Rizzo (che avrei voluto salutare, ma poi c'era sempre troppo casino: ciao Marco!) ma dimentico di sicuro qualcuno (e comunque "Forza Palermo!"... e forza Cagliari, come sempre).

Grazie a Lavieri e Tunuè scopro due autori bravissimi che non conoscevo: Paolo Cossi e Mauro Cao. Quest'ultimo è nato a Roma ma è di origine sarda, più precisamente di Ghilarza, località a due passi da Zeddiani, il mio paese d'elezione (e adozione). Mauro, pur essendo romano-romanissimo, parla in sardo meglio di me. Questa cosa mi ha sconvolto: devo rimettermi a studiare la mia lingua.

E poi ancora Emiliano Longobardi, Antonio Solinas, Davide Barzi, Mirko Benotto, Diego Fasano, Giuseppe Camuncoli, Giovanni Rigano, Fabiano Ambu, Daniele Tomasi, Flavia Barelli, Marcello Buonomo, Massimo Dall'Oglio, Omar Martini, Luca Usai e Daniele Mocci. Chi avrò dimenticato? Metto le mani avanti e chiedo scusa anticipatamente, è stato un turbinio rintronante, c'erano (pare) 83.000 visitatori... (dopo i miei saluti, ne restano 82.972 da salutare).

La presentazione di Watchmen 20 anni dopo è andata molto bene, il volume è davvero molto bello (complimenti a smoky man e agli amici della Lavieri) e Gabrielle Dell'Otto ha fatto (oltre a colorare la copertina) ha fatto una presentazione molto divertente.
Idem per Mono:
nonostante la sfida (non facile) di una rivista composta tutta da tavole autoconclusive, l'idea di Marco Rizzo e Sergio Algozzino mi sembra funzioni bene. Ad maiora!

Infine, la mostra Diari illustrati senza eroi curata da Angelo Nencetti, con le illustrazioni di Sergio Toppi, Giovanni Ticci, Renzo Calegari e Sergio Tisselli, accompagnate dai diorami storici di Ludovico Carrano, Riccardo Ruberti, Tommy Nicosia e Inna Belavina.
La mostra, allestita nel foyer
del Teatro del Giglio, era semplicemente bellissima (anche se quando si parla di Toppi io non sono imparziale) e da sola meritava la trasferta a Lucca.

Mi ha colpito positivamente anche il Museo del Fumetto, sul quale avevo sentito pareri discordanti. Considerando che è una sorta di work in progress, a me è piaciuto molto e mi sembra che sia riuscito a mettere insieme scientificità ed esigenze divulgative.

Un saluto e un grazie a tutti gli amici con i quali ho trascorso queste giornate lucchesi.
Spero di non aver dimenticato nessuno!


02 novembre 2006

Chiuso per Lucca

Come da titolo, sino al 5.
Nel frattempo ho pubblicato la versione beta del mio sito, con la promessa a me stesso (ah ah ah! Mi faccio proprio rittere!) di migliorarlo e completarlo al più presto (le lacrime, mi vengono!).

29 ottobre 2006

Nostalghija

Nessun uomo è un'isola, ma ci sono volte in cui ti senti isola in un'isola, con una nostalgia struggente per la tua, di isola.
Allora cerchi frammenti, brani, stralci, riverberi di quella terra che hai lasciato con rabbia e che, porco cane, vorresti ti rivolgesse una parola, un gesto, un segno per dirti che la guerra è finita.
Tancas serradas a muru...
E' questa consapevolezza arida di un amore finito a straziarti il cuore, a renderti impossibile sognare, a ribadirti che recidere è vivere.

25 ottobre 2006

Intramontabile Watchmen

È on line il programma ufficiale di Lucca Comics (1-5 novembre 2006).
Sabato 4, alle ore 11, nella Sala Magnus, verrà presentato il volume Watchmen 20 anni dopo (ed. Lavieri). Il mio contributo si intitola Un mondo più forte d'amore (come l'ultimo capitolo di Watchmen) e vuole essere uno spunto interpretativo emotivo (più che critico) su uno dei messaggi più forti, a mio avviso, nell'opera di Alan Moore. Un messaggio presente anche in V for Vendetta. Sono partito da una visione politica per approdare a una chiave di lettura che ritengo più profonda e significativa nella narrativa (e filosofia) mooriana.

Invito amici e appassionati del lavoro di Moore ad acquistare il volume per almeno due motivi: primo, il 100% dei proventi netti andrà all'AIMA, Associazione Italiana Malattia d'Alzheimer; secondo, i contributi dei disegnatori, critici e sceneggiatori valgono l'acquisto*.

* parlo per gli altri, ovviamente...

Lucca Comics
Sabato 4 novembre 2006
Ore 11, Sala Magnus

Lavieri Comics presenta il volume "Watchmen 20 anni dopo".

Con gli autori Smoky Man (curatore), Gabriele dell'Otto, Giuseppe Camuncoli, Franco Brambilla, Stefano Raffaele, Alberto Casiraghi, Fabrizio Lo Bianco, Alberto Conte.



20 ottobre 2006

Quando si dice il caso

Venerdì coinvolgo Fabiano Ambu e Luca Usai, altri due fumettari d'esportazione, per seguire la presentazione di un portfolio di Sergio Toppi. Manco a dirlo "canno" (come si dice qui a Milano) clamorosamente la data. Andiamo allo Spazio Crapapelada e ci ritroviamo a guardarci in faccia: l'inaugurazione era il giorno prima. Chiacchieriamo un po' con i gentilissimi proprietari della libreria e dopo un po' entra un signore che chiede, anche lui, come mai non ci sia la presentazione. Dico, "Allora non sono il solo ad aver sbagliato" e, tutto sollevato per aver potuto condividere le mie disfunzioni neuronali, comunico ai miei amici che anche un altro signore ha cannato come me la data e che, di conseguenza, doveva esserci un errore di stampa sul mio invito (ipotesi miseramente crollata dopo una verifica a casa...). Scambio due chiacchiere con il signore dai capelli bianchi e gli occhiali e scopro che è José Muñoz. Fabiano è contentissimo: all'Accademia di Belle Arti, con Enrico Fornaroli, "Nel bar" era una delle opere di riferimento per il fumetto. Si chiacchiera amabilmente, tra quattro gatti, allietati da spumante e focaccia gentilmente offerto dai padroni di casa. E ci scappa anche un disegno con dedica. Grazie José!

12 ottobre 2006

La mia colonna sonora

Riflessioni notturne di rientro da un rimpatrio tra colleghi del FAI. Nello stereo della potente Citroen AX urla un cd dei Mighty Mighty Bosstones e sotto i riflessi di lampioni e semafori canticchio ricostruendo il filo musicale della mia vita.
Nasco (e cresco) a infusi di Celentano, De Andrè, Dalla e Battisti. I primi due, tuttora, li ascolto con gioia. Ci passano anche la Schola Cantorum, gli Equipe 84 e Sergio Endrigo. Tutta colpa (merito) di mammà.
Tra l'infanzia e la preadolescenza mi emancipo grazie alle prime audiocassette prodotte appoggiando un microfonino sopra una radiolina e chiudendo il tutto dentro un contenitore di plastica. Risultato: hit imperdibili come Video killed the radio star e Born to be alive, ascoltate tra Alan Sorrenti, Umberto Tozzi e Gianni Togni (poi uno si chiede perché nella vita gli sorgano certe turbe psichiche...).

Prime feste, scuole medie/ginnasio: A-ha su tutti, per protesta. Tutti ascoltavano Spandau Ballet e Duran Duran. Io ero pop, ma con stile, ecco.

Ginnasio: facciamo la colletta io, il mio compagno di banco - un altro Fabrizio - e il nostro pard, Riccardo (soprannominato "The Voice" per la straordinaria capacità di stonare qualsiasi motivo musicale, da Michele Pecora ai Queensryche) e cominciamo ad acquistare la discografia completa dei Queen dopo essere rimasti folgorati dal primo greatest hits.

Prima liceo: in gita (Emilia Romagna) baratto The Game di Freddy & Co. con Live after death degli Iron Maiden. Lo ascolto per una notte intera a tutto volume con le cuffie ben salde alle orecchie per dimostar(mi) che non sanno suonare. Inutile: sono sconvolto e voglio passare a Motorhead e Metallica.

I Metallica (Master of puppets, per l'esattezza) mi stendono definitivamente. Comincio a farmi crescere i capelli. Smetterò 4 anni più tardi.
Folgorazione totale per i Megadeth, ancora oggi uno dei miei gruppi preferiti.
A rate, mi compro un'Aria Pro II: so fare giusto il riff di Smoke on the water e l'attacco di Fade to black ma sono gasatissimo.
Poi scopro che per suonare è utile conoscere quelle cose lì scritte su 5 righe orizzontali. Me lo spiegano mio cugggino e i suoi amici che sanno suonare tutti i pezzi degli Scorpions con la chitarra tenuta dietro la schiena. Ci provo per un po', mi innamoro di In Trance e Virgin Killer.
Poi mi arrendo. Ripongo nella bara l'Aria Pro II.

Università: Bleach dei Nirvana mi distrugge. In tutti i sensi. Una potenza sulfurea che da Paranoid in poi non avevo mai sentito. Comincio a interiorizzare... Le interviste ai Soundgarden, notoriamente piene di solarità e gioia di vivere, fanno il resto. In capo a un anno ho i primi attacchi di depressione. Per tirarmi su, mi butto su Battiato, Branduardi e i Dead Can Dance: praticamente la morte consapevole che si autoimpose Socrate.

Quando la luce si riaccende vedo una croce barrata alla fine del tunnel: sono i Bad Religion che mi aspettano, seguiti (non cronologicamente), dai Kina (i miei guru!), dai Ramones e dai Kenze Neke (ahiò, non potevo non citarli!).

In un annetto mi rimetto in sesto e glorioso spunta il sol dell'avvenir: dai Clash agli Specials, più i Banda Bassotti e tutto lo ska.

Dentro mi continua a risuonare qualcosa che viene da un'isola lontana (la peperonata? No). Arrivano i Pendragon, The Incredible String Band, Steeleye Span e poi i Chieftains e i Pogues. Ma è su un'altra isola che finisco coll'approdare.
Anzi, ritornare.
Marino De Rosas e i canti a tenores, gli Askra e i Sikitikis.
La vita è (anche) una colonna sonora, mi dico.
Evviva. Oggi ho capito che quella che cerco è la musica del sole. Di buio ce n'è fin troppo.


E tutti gli altri che ascolto? In ordine supersparso - no, perché non sia mai che qualcuno di loro mi telefonasse risentito perché non l'ho citato...

Black Sabbath
The Four Horseman
Francesco De Gregori
Samuele Bersani
Max Gazzè
The Smiths
Tre Allegri Ragazzi Morti
Pink Floyd
Genesis
Rush
My Sister's Machine
Diamanda Galas
Nomeansno
Lynyrd Skynyrd
AC/DC
Einsturzende Neubauten
Elio & The Trouble Stories
Assalti Frontali
Muse
Perturbazione
Baustelle
Nora Jones
Vinicio Capossela
Nick Cave & the Bad Seeds
Pj Harvey
Offspring
Giuliano Palma
27 Gioda
Negazione
Shelter
Ska-P
Ludovico Einaudi
Giovanni Sollima
Oliver Onions
Led Zeppelin
Enya
Clannad
Cure
No FX
Gamma Ray
CCCP
Streetlight Manifesto
Punkreas
Bandabardò
The Get Up Kids
Rancid
Apocalyptica
Bob Marley
Pearl Jam
Roberto Gatto
Negramaro
Klezroym
Marc Bolan & T. Rex
Jacques Brell
Depeche Mode
Elena Ledda
Persiana Jones
Rino Gaetano
John Zorn
Paolo Conte
Judas Priest
e altri artisti*

* In special modo dello Zecchino d'Oro, dall'edizione del 1975 fino al 1994, anno dell'ineguagliabile Corri Topolino. Dopo ci fu la ben nota crisi d'ispirazione che portò la kermesse antoniana a un progressivo decadimento artistico. Lo ammetto, a
queste condizioni non ho avuto il cuore di continuare a seguirlo...

08 ottobre 2006

Merci, Michel!

Qualche giorno fa mi ha chiamato Michel Jans, della Mosquito, nonché editore per la Francia di Sergio Toppi (e Dino Battaglia, Attilio Micheluzzi, Stefano Casini, Alessandro Baggi, Vittorio Giardino, solo per restare agli autori italiani) per chiedermi di partecipare a un nuovo volume monografico dedicato a Toppi con materiali tratti dal volume pubblicato per Black Velvet. Sarà un omaggio collettivo, fatto soprattutto da studiosi e critici d'oltralpe.
Naturalmente la cosa mi ha fatto molto piacere. Il volume dovrebbe uscire a marzo 2007, in occasione di una manifestazione che si tiene ogni anno a Grenoble e che si intitola Les 5 jours BD. Michel mi ha anche chiesto se potrò andare alla presentazione del volume! Beh, insomma, la primavera è ancora lontana ma... accidenti se mi farebbe piacere! Così, mentre Toppi sarà impegnato nelle dédicaces, io potrei finalmente scoprire questo mondo mitico della BD.

Toppi, une monographie
Michel Jans, Sergio Toppi, Jean-Louis Roux, P.Y. Lador, N. Douvry, Fabrizio Lo Bianco

02 ottobre 2006

Si può lavorare così?/2 - Lotta dura per il pc

Siamo in trattative. Io le compro un portatile tutto per lei e la signorina Gnomina mi lascia lavorare. Il sindacato felino confida di chiudere l'accordo entro oggi, io mi limito a sperarlo.

28 settembre 2006

Scrivere per farsi ascoltare

Ieri ho consegnato le prime 11 tavole di un nuovo lavoro. Faccio una breve pausa per riflettere sulla bellezza di questa professione e su quanto sia difficile ma, allo stesso tempo, appagante. Anche quando commetti errori o canni maledettamente una scena. E' un imparare continuo. Certo, se riesci a non scrivere cavolate già al primo colpo, è sempre meglio...
Un amico mi ha mandato una mail divertente in cui faceva accenno ai wannabies del fumetto (marò, che brutto modo di chiamare gli aspiranti qualche cosa!) e allora, mettendo spudoratamente le mani avanti, ho pensato al fatto che wannabe non lo sono mai stato e che, al limite, lo sono adesso. Almeno, per il fumetto. Io volevo fare il parrucchiere... pardòn, il musicista e diventare il front-man di un gruppo metal (e poi punk, e poi ska-core).

Quando ho cominciato a imbrattare i fogli lo facevo perché mi piaceva, non perché wannabessi diventare qualcuno nel mondo della nona arte. Anche quando facevo i fumettini di cui pubblico qualche immagine (tratta da Indaco di Ignazio Fulghesu e Vinicio Tedde), li scrivevo e li disegnavo solo ed esclusivamente perché dovevo comunicare qualcosa a chiunque avesse voglia di ascoltarmi. Neanche leggermi. Proprio ascoltarmi. Forse quello che noi vogliamo alla fine è semplicemente questo: comunicare, raccontare, essere ascoltati. Siccome io non so parlare bene (mi mangio le parole e ho un tono da orso Yoghi stanco), cerco di comunicare in altri modi. Un tempo sognavo di poterlo fare suonando, oggi ho capito che il mio "specifico" è scrivere. E ne sono felice perché, alla fine, chi mi legge in realtà mi ascolta. Quello che io wanna be.


Emiliano Longobardi tempo fa sul suo blog pubblicò i vecchi fumetti realizzati alle scuole elementari, medie (si era wannabies anche allora?) e poi per le fanzine (oh, beh, qui wannabies lo si era, e pure della peggior specie!). Io quelli li ho a casa, in Sardegna, da qualche parte. Qui, via web, sono riuscito a trovare questi che avevo fatto a 25/26 anni. Da uno di questi sfoghi post-adolescenziali ho ricavato anche la 'fotina' del mio profilo su questo blog.
Queste erano le musiche che scrivevo, non conoscendo note e pentagramma.

PS. le immagini riprodotte sono tratte dai seguenti capolavori:
- Syd Strummer va alla guerra
- Protraggo all'infinito la mia adolescenza
- Portatemi il mattino in una tazza
Con i primi due ho vinto i Premi Eisner, con il terzo una tazza di camomilla.

25 settembre 2006

Sceneggiature con i baffi


Due domande serie:

a) vorrà una percentuale sulle sceneggiature, la perfida Gnomina?
b) si può lavorare così?

NOTA per gli amici della LAV: la belva in questione non è stata costretta a mettersi in posa. Ogni mattina, se fuori piove (come oggi) o se ha il pancino bello pieno, ella ama lasciarsi trasportare dall'ispirazione e scrivere due righe prima di addormentarsi, placida, sull'hard disk esterno.

20 settembre 2006

A Lucca (se tutto va bene!)

Ultime dal fronte. Mentre ritorno (magno cum gaudio, ossia pasteggio allegramente... ahahahah, che rittere!!!) alla sceneggiatura e vado in brodo di giuggiole, preso dall'entusiasmo e senza troppi ripensamenti prenoto un agriturismo in vista di Lucca Comics. Quell'in vista lo capirete tra poco...
Come mia tradizione sacra e inviolabile, ai primi di settembre perdo un'occasionissima per una sistemazione in pieno centro a un prezzo equo. Come diceva il filosofo, a ogni gol sbagliato segue un gol subìto: così, dopo una settimana di vane ricerche su tutti i siti in cui compariva la parola "Lucca", trovo un alloggio in mezzo alle colline di Camaiore, a 20 km dalla Torre Guinigi, con l'ultimo tratto di strada da percorrere con un pick up da 4.000 cavalli.
In vista di Lucca, appunto.
Non c'è problema, ho la mia AX del '97, fiera dei suoi 130.000 chilometri macinati senza colpo ferire e, soprattutto, senza ricorrere al doping (oddìo, una sniffata di arbre magique ogni tanto c'è scappata). Poi l'agriturismo sembra un gioiellino. Male che vada, ci si perde con Cinzia per i boschi e chi s'è visto s'è visto. Si vedesse Lucca, comunque non sarebbe male.
Se tutto va bene, in quel di Lucca quest'anno presentano 2, diconsi due, pubblicazioni alle quali ho partecipato (Mono e Watchmen 20 anni dopo) quindi il mio ego mi farà vincere qualsiasi cameltrofi pur di essere presente alle presentazioni dei lavori.

PS. chi mi conosce, sa che è probabile che me le perda entrambe.

12 settembre 2006

Mono

Lucca Comics (dal 1° al 5 novembre) sarà l'occasione per presentare tante novità editoriali. Tra queste c'è Mono, una rivista ideata da Marco Rizzo e Sergio Algozzino per i tipi della Tunué, che ha raccolto per questo primo numero tantissimi disegnatori e illustratori (bravissimi!). Io sono onoratissimo di far parte della lista in compagnia dell'amico Bruno Olivieri.
Il nostro contributo è una storiella intitolata "Quién sabe?".

Mono n. 1, casa editrice Tunué, uscita prevista novembre 2006.
Copertina di Roberto Baldazzini.

08 settembre 2006

Quel che ho fatto

Stacco per un secondo la spina per guardare a quello che ho fatto in questi ultimi 30 giorni e cerco di raccogliere le idee. Ho scritto due novelle per bambini, sceneggiato un fumetto di una tavola, abbozzato un articolo per un libro, aiutato ad allestire una piccola mostra sul fumetto, moderato un incontro tra autori, dichiarato in pubblico il mio amore per un poeta, salutato la mia ultima nonna, la mia nonna carissima, ricevuto amici amicissimi, accolto il mio ritrovato babbo, accudito due piccole pesti di gatti, abbracciato la mia dolce metà e poi due giorni e mezzo di ossigeno grazie ad amici speciali con i loro splendidi bimbi, una corsa a salutare il mio cuore lasciato in un paese ai piedi delle montagne, ad asciugare lacrime e trattenere le mie...
Che corsa. La vita è (una) marcia. Tremenda e bellissima.

25 agosto 2006

La lunga vita di chi non resta in superficie

Rubo dal blog di Smoky Man questa foto dell'incontro con Silvio Camboni, Bruno Enna e Michele Medda a Santu Lussurgiu. Ottima l'affluenza di fumettisti provenienti da tutta la Sardegna. Abbiamo parlato di identità (il tema principale degli incontri della rassegna "L'isola raccontata"), di editoria a fumetti italiana e francese, di come nascono le storie e i loro protagonisti, delle letture extrafumettistiche dei fumettisti e di altro ancora.

La manifestazione Isola del Teatro è un piccolo gioiello creato dal Teatro del Sale. Ha aperto quest'anno le porte al fumetto (dopo teatro, danza, mimo, musica, cinema) e, finanziamenti permettendo, con la prossima edizione vorrebbe ampliare lo spazio dedicato a questo medium. C'è da augurarsi che la professionalità e l'abnegazione con le quali i ragazzi dell'organizzazione hanno sopperito al mancato sostegno da parte delle istituzioni locali (la Regione ha tagliato i finanziamenti del 50%) venga premiata nel 2007.
Personalmente sono stati due giorni intensi, in cui ho partecipato solo in minima parte alla frenesia che comporta organizzare una rassegna di un mese in un paese nel centro della Sardegna. Encomiabili e folli. Complimenti ammirati. Ho avuto la possibilità di pagare pubblicamente il mio tributo a Rabindranath Tagore, senza le cui poesie anni fa mi sarei forse perduto nei meandri di quella brutta e suadente bestia che è la depressione.
Ho avuto l'opportunità di conoscere il "mammifero danzante" Giorgio Rossi della compagnia Sosta Palmizi e scoprire che era un grande amico di Andrea Pazienza e che uno dei suoi disegni più noti lo ritrae in una fiera camminata sotto un cielo che inquieta.
Poi ho avuto la fortuna di conoscere Antonello, poeta e danzatore innamorato di Hugo Ball, Raoul Hausmann, Kurt Schwitters. Una di quelle persone che ti fanno pensare che troppo spesso mettiamo da parte le cose migliori della vita per galleggiare, ignari, in superficie.
Lunga vita all'Isola del Teatro, al fumetto, all'arte.

15 agosto 2006

Enna, Camboni e Medda a Santu Lussurgiu (OR)

Periodo di lavoro (anche oggi) e di poche fugaci puntate al mare. Aggiungo: meglio così!

A Santu Lussurgiu prosegue la mostra didattico-divulgativa (cioè senza tavole originali, ma con stampe e riproduzioni che propongono un percorso su alcuni degli autori di fumetto contemporanei nell'isola) sul fumetto 'in' e 'dalla' Sardegna. Venerdì 18, alle 19.30, ci sarà l'incontro con gli autori Bruno Enna, Silvio Camboni e Michele Medda.

Per chi si trovasse in Sardegna e volesse fare un salto, qui ci sono le indicazioni su come arrivare:

http://www.isoladelteatro.net/arrivare.php?come=auto

Pubblico qui di fianco una delle stampe esposte ("Paperino Paperotto e il pirata smemorato", storia di Bruno Enna, disegni di Donald Soffritti).

© Disney

03 agosto 2006

She's my w/life

Esattamente un anno fa, io e Cinzia ci siamo sposati in quel di Milano.
Incredibile a dirsi, c'era un bel sole e 26° C, roba da raccomandati.

20 luglio 2006

Gli autori a "L'Arte delle nuvole"

Ecco l'elenco definitivo degli autori che esporranno alcuni esempi dei loro lavori per L'Arte delle nuvole, dal 31 luglio al 27 agosto 2006 nella sala esposizioni della Scuola Elementare di piazza Bartolomeo Meloni, a Santu Lussurgiu (Oristano).

Giorgia Atzeni
Silvio Camboni
Massimo Dall'Oglio
Dany&Dany
Bruno Enna
Fabrizio Lo Bianco
Emiliano Longobardi
Michele Medda
Marco Meloni
Roberta Migheli
Daniele Mocci
Bruno Olivieri
Luigi Serra
Smoky Man
Antonio Solinas
Marco Tanca
Luca Usai

Confermata inoltre la data del 18 agosto 2006 per "L'isola raccontata", serie di incontri con gli autori, a cura di Nicola Simeone e Giovannina Canu.

18 agosto 2006
L'arte delle nuvole - Incontro con gli autori

Bruno Enna Scrivere Disney
Michele Medda Il fumetto realistico Bonelliano
Silvio Camboni Dalla Sardegna alla Francia, via web

Per le immagini © degli aventi diritto

18 luglio 2006

Watchmen 20 anni dopo

L'amico smoky man mi ha chiesto una lettura "politica" di Watchmen, il capolavoro di Alan Moore, come contributo al libro Watchmen 20 anni dopo (Lavieri editore) in uscita il prossimo autunno. Il 100% dei profitti netti del volume, ideato e curato da smoky man con la supervisione di Sergio Nazzaro, verrà donato all'AIMA, Associazione Italiana Malattia d'Alzheimer.

Ecco il comunicato stampa uscito in questi giorni.

In occasione del ventennale della pubblicazione di Watchmen, Lavieri è lieta di presentare un volume che in 12 agili saggi affronta il seminale capolavoro di Alan Moore, Dave Gibbons e John Higgins.
Analisi critiche - che spaziano dall'impatto di Watchmen nel mondo dei comics alle innovazioni grafiche e narrative, dal postmoderno alla costruzione di mondi alternativi e distopici - firmate per l'occasione da studiosi e critici del fumetto, sceneggiatori e registi (Matteo Casali, Alessandro Di Nocera, Ferruccio Giromini, Fabrizio Lo Bianco, Marco Pellitteri e altri).
Ad arricchire l'opera, due esaustive interviste sulla realizzazione della serie ad Alan Moore e Dave Gibbons, un resoconto del colorista John Higgins, foto e materiali mai visti in Italia.
Completano il libro 24 illustrazioni inedite dei personaggi del capolavoro mooriano realizzate da artisti italiani ed internazionali (Giuseppe Camuncoli, Claudio Castellini, Carmine Di Giandomenico, Stefano Raffaele, Eduardo Risso, Luca Rossi, Marco Soldi, Gary Spencer Millidge, Claudio Villa, Chris Weston e altri).
Copertina dipinta da Gabriele Dell'Otto sulle matite di Dave Gibbons.
Quarta di copertina opera di Franco Brambilla.
Introduzione a cura di Michael Moorcock.
Post-fazione di Mike Carey.

Watchmen © DC Comics

16 luglio 2006

Nando Tacconi su "Fumo di China"

Fumo di China di luglio dedica tre belle pagine a Ferdinando Tacconi. L'articolo principale di Loris Cantarelli è corredato da contributi di Paolo Guiducci, Angela Allegretti, Marcello Toninelli e da un mio ricordo personale del rapporto speciale tra Nando e la Sardegna.
Eccolo:

Ho provato delle emozioni e delle sensazioni che solo un poeta o uno scrittore potrebbero descrivere, e io non sono né l'uno né l'altro. So soltanto che ho dei ricordi incancellabili. Nessun luogo che ho visto al mondo, per quel poco che del mondo ho visto, mi ha mai regalato le sensazioni che mi ha dato la Sardegna.

Ferdinando Tacconi
Cagliari, 28 marzo 2003

Ricordo di Nando Tacconi il nostro primo incontro, quasi formale, complice Sergio Toppi, che ci presentò. Ricordo il secondo, a casa sua, quando si disse onorato della proposta di una mostra in Sardegna. Ricordo la mostra stessa, il suo entusiasmo, la sua commozione, la sua gratitudine, che mi è sempre apparsa come un dono. E tale era per tutti gli amici, fumettisti e no, con i quali si andava a cena insieme per festeggiare l'arrivo di Tacconi, il Maestro. Capitò diverse volte in questi quattro anni. Ricordo le sue lacrime, improvvise, davanti al mare di Villasimius. Lo abbracciammo come per arrestare quella tristezza buia che lo coglieva quando riaffioravano i ricordi del figlio e dell'amatissima moglie, scomparsi prima del tempo. Ricordo le sue battute fulminanti, il tè in inverno a casa sua e i gin tonic in estate a casa mia. Ricordo la generosità nel raccontarti storie fantastiche ma reali, vissute e narrate come un bellissimo fumetto. Già, il fumetto? Ciò per cui era ammirato in mezzo mondo, per me era un particolare sott'inteso. Prima c'era altro. C'era la gioia di incontrarsi e parlare, anche per ore, con lui che si preoccupava di non raccontare sempre le stesse cose: macché, Nando, tu non raccontavi mai le stesse cose. Ogni volta le tue storie erano nuove, e anche quelle in parte già sentite acquistavano un'intensità diversa. Unica e ammaliante. Ricordo quando, dopo una visita medica, mi disse che sarebbe stato difficile ritornare in Sardegna. Capii subito il perché. Eppure sino all'ultimo chiese alla sua dottoressa se fosse possibile prendere l'aereo per Elmas per un ultimo volo, magari arrivando fino a Chia, la spiaggia dove purtroppo non siamo riusciti ad andare. Il rapporto di Nando con la Sardegna è molto più di una "parentesi". Le parentesi infatti si chiudono e Nando il rapporto con quest'isola non l'ha mai chiuso. Neppure quando ha saputo che non avrebbe potuto più vedere le dune di Chia.

15 luglio 2006

L'arte delle nuvole - dalle fanzine alle grandi case editrici

Partirà il 31 luglio l'inizitiva pro-fumetto de L'Isola del Teatro: sono arrivate nuove adesioni (vedi post precedente, appena aggiornato) e cominciano a esserci anche le basi per allargare definitivamente la manifestazione alla narrativa disegnata nell'edizione 2007.

La mostra di quest'anno avrà puro scopo didattico e divulgativo e il suo principale intento sarà portare per la prima volta il fumetto al centro di un paese che per un mese, da quattro anni, diventa un importante laboratorio di teatro, poesia, danza e narrativa.

Il titolo della mostra è L'arte delle nuvole - dalle fanzine alle grandi case editrici e offrirà uno sguardo veloce sulla scena fumettistica sarda, con incursioni nella narrativa illustrata per ragazzi e bambini e nelle nuove opportunità offerte dal web.
Venerdì 18 agosto si terrà inoltre un incontro con tre dei principali autori sardi: Bruno Enna, Michele Medda e Silvio Camboni. L'incontro rientra in una serie di appuntamenti analoghi in cui gli autori raccontano al pubblico difficoltà ed eventuali vantaggi del proprio lavoro dall'isola.

18 agosto 2006
Santu Lussurgiu (OR)

L'arte delle nuvole
Incontro con gli autori

Bruno Enna Scrivere Disney
Michele Medda Il fumetto realistico Bonelliano
Silvio Camboni Dalla Sardegna alla Francia, via web

12 luglio 2006

L'Isola del Teatro (e del Fumetto)

Mi hanno chiesto di organizzare una piccola mostra didattica su "Fare fumetto in/dalla Sardegna" all'interno di una bella manifestazione (L'Isola del Teatro) che si tiene da quattro anni in agosto a Santu Lussurgiu, un bel paese in provincia di Oristano tra i monti del Montiferru.
Sarà un primo tentativo di introdurre il fumetto all'interno di una manifestazione che, pur avendo il teatro come primo motore, si è presto allargata ad altre discipline artistiche e che nel corso degli anni ha avuto ospiti di rilievo nazionale e internazionale: da Marcel Marceau ad Ascanio Celestini, Gioele Dix, Michele Abbondanza, Yves Le Breton, Marcello Fois, Sergio Frau, Aldo Nove, Pinuccio Sciola, Tiziano Scarpa e altri ancora.

All'iniziativa hanno già aderito alcuni amici e colleghi:

Giorgia Atzeni
Luca Usai
Daniele Mocci
Bruno Olivieri
Massimo Dall'Oglio
Michele Medda
Silvio Camboni
Bruno Enna
Marco Meloni
Marco Tanca
Smoky Man
Antonio Solinas
Emiliano Longobardi
Dany&Dany
Luigi Serra
Roberta Migheli

Su questo blog gli aggiornamenti sulla parte "fumettistica" della manifestazione.

01 luglio 2006

Nostalgia canaglia

Una coppia di amici-superamici mi ha regalato un cofanetto di dvd di Goldrake. Io, che sono un giovane-vecchio (o un vecchio-giovane), sono andato in brodo di giuggiole...
Ah, i bei tempi...
Ah, quando i cartoni giapponesi erano una cosa seria...
Accendo tv e lettore dvd e sulla sigla iniziale urlo come un ossesso a mia moglie: "Cinzia!!! Ci'!!! Corri!!! Senti: mangia libri di cibernetica e insalata di matematica! Corri, lascia perdere la pasta!"
Parte il cartoon e...
- un quarto d'ora di introduzione alla storia
- canzoni improponibilmente tradotte in italiano (e tutto mi fa pensare che in giapponese potessero essere perfino peggio)
- ritmo da film muto espressionista con marchio UFA (lo so, a quel tempo avevano un senso)
- dialoghi involontariamente surreali...
Ho resistito 20 minuti. Sigh!
Ora torno a laurà, che l'è megl'.

28 giugno 2006

Welcome to a new world...

Modestamente, sono uscito dalla fase primitiva di Internet e mi avvio verso le magnifiche e progressive sorti del mondo post-ADSL. Da stasera ho anch'io una connessione veloce, ma ci perdo il mio account consueto, quello su Libero. O meglio, per consultare la posta adesso mi tocca visitare di continuo il sito del suddetto account. Bella politica, quella della Telecom...
Insomma, amici, da oggi mi potrete scrivere a questo nuovo indirizzo:
fabrizio chiocciola fabriziolobianco.it
Pubblico anche una mia foto ricordo scattata ieri prima che mi arrivasse il modem nuovo.
L'espressione è sempre quella ma ora ho tagliato i capelli e mi sono pure lavato (potenza della banda larga!).

PS. Quando sarò uno sceneggiatore ricco e famoso avrò perfino la fibra ottica e mi taglierò anche la barba!

20 giugno 2006

I nuovi padroni di casa


A grande richiesta...
Ecco a voi gli ospiti scroccanti di casa Lo Bianco: Gnomina (la micia grigia) e Puck (il delinquente bianco e nero). In circa tre settimane hanno già cercato di smontare sedie, distruggere mobili e mangiare tutti i miei appunti di lavoro.
Due pesti fantastiche.
Come si può ben vedere dalla foto qui a lato, hanno già chiare alcune priorità della vita. Notare che questa era la sedia sulla quale normalmente mi sedevo per lavorare. Per fortuna hanno provveduto i miei colleghi a rimediare regalandomi una comodissima Stokke.

18 giugno 2006

La fine è un nuovo inizio

Si parte
Si parte
Allegri ragazzi
Si parte!

Se Vedum Day

Giovedì 15 giugno è stato il mio ultimo giorno di lavoro al FAI. Immerso com'ero in un altro impegno per il quale il termine ultimo di consegna era il 16, la giornata è passata in un lampo.
Ma è stata una di quelle giornate che non si dimenticano.
Colleghe e colleghi mi hanno voluto salutare con una festa. Di rituale non c'è stato niente. Ho avvertito un affetto e una stima sinceri da persone per le quali nutro gli stessi sentimenti.
E mi ha fatto davvero piacere.
Grazie!

11 giugno 2006

AUT.MIN.CONC.

Sei affetto da sindrome da aggiornamento del blog?
Ti alzi la mattina e pensi "Porca mucca, devo aggiornare 'sto blog de m....?"
Sbirci sui blog degli altri e scopri che loro lo aggiornano e tu no?

Prova

"ALAURÀTERÙN"

e non avrai più nemmeno il tempo di pensarci, al blog.


ALAURÀTERÙN è un presidio medico chirurgico, usare con cautela. Non somministrare ai bambini sotto i 14 anni. In caso di effetti collaterali, consultare il medico. Aut. min. conc. sott. minacc.